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Superabile in molti campi e per molti versi. Super Abile perchè quando mi ci metto pure io combino qualcosa di sfizioso
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domenica 7 ottobre 2012

Via in fascia! Mi vesto di bimbo

In occasione dei festeggiamenti per la 44° Barcolana a Trieste, sabato 13 settembre le mamme portatrici del gruppo Portare i bambini su Facebook hanno organizzato un incontro per sensibilizzare su questa antica ma moderna pratica di maternage.
Chiunque volesse partecipare può trovare tutte le info sulla pagina dell'evento.

lunedì 7 febbraio 2011

Il rovescio della medaglia

Nella vita mi piace la trasparenza e la sincerità e quindi oggi parlo de...
GLI SVANTAGGI DEL PORTARE:
1. difficoltà nello svolgere alcuni movimenti col bambino addosso
2. vomitate sul petto e sulla schiena
3. essere guardate "strano" e commentata da gente che non conosci
4. abituarlo a stare in braccio stimola in lui la voglia di starci
5. quando lo si inizia a portare sulla schiena tira i capelli (stile Remy di Ratatouille)

Di contro però queste cose succedono comunque:
1. difficoltà nello svolgere alcuni movimenti col bambino in braccio o di muoversi col passeggino
2. vomitate sul petto e sulla schiena quando lo si tiene in braccio
3. essere guardate "strano" e commentata da gente che non conosci per qualsiasi motivo... vestiti, pappe, posizioni, nanna, cacca, pipi,...
4. stare in braccio è una sua fisiologica necessità e "disabituare" l'evoluzione è mooolto difficile, guai se mio figlio non volesse più stare in braccio con me!
5. stando in braccio i capelli li tirano comunque

Insomma la morale della favola è:
fate quello che vi sentite e quello che vi pare perchè la gente comunque avrà da ridire...
la conoscete tutti la storiella del padre, della madre, del figlio e dell'asino?


C'era una volta una coppia con un figlio di 12 anni e
un asino. Decisero di viaggiare, di lavorare e di
conoscere il mondo. Così partirono tutti e tre con il
loro asino.

Arrivati nel primo paese, la gente
commentava: "guardate quel ragazzo quanto è
maleducato...lui sull'asino e i poveri genitori, già
anziani, che lo tirano" Allora la moglie disse a suo
marito: "non permettiamo che la gente parli male di
nostro figlio." Il marito lo fece scendere e salì
sull'asino.

Arrivati al secondo paese, la gente
mormorava: "guardate che svergognato quel
tipo...lascia che il ragazzo e la povera moglie tirino
l'asino, mentre lui vi sta comodamente in groppa."
Allora, presero la decisione di far salire la moglie,
mentre padre e figlio tenevano le redini per tirare
l'asino.

Arrivati al terzo paese, la gente
commentava: "pover'uomo! dopo aver lavorato tutto
il giorno, lascia che la moglie salga sull'asino. e
povero figlio. chissà cosa gli spetta, con una madre
del genere! Allora si misero d'accordo e decisero di
sedersi tutti e tre sull'asino per cominciare
nuovamente il pellegrinaggio

Arrivati al paese successivo, ascoltarono cosa diceva
la gente del paese: sono delle bestie, più bestie
dell'asino che li porta. gli spaccheranno la schiena!
alla fine, decisero di scendere tutti e camminare
insieme all'asino. ma, passando per il paese
seguente, non potevano credere a ciò che le voci
dicevano ridendo: guarda quei tre idioti;
camminano, anche se hanno un asino che potrebbe
portarli!


In conclusione ogni scelta è giusta per la persona che la fa, basta essere consapevoli dei pro e dei contro!

mercoledì 2 febbraio 2011

She's a maniac, maniac on the floor

E' un classico del portare preoccuparsi di coprire i propri cuccioli!
A dire il vero il problema si pone, forse ancora maggiore, nel caso uno opti per il passeggino.
Spesso mi capita di cedere alle lusinghe di parenti e amici (ma soprattutto amiche) di scarrozzare il Bagigio tutte tronfie per le strade cittadine.
Che deve fare una madre?
Si piega e infila il nanetto nel passeggino tentando di coprirlo il più possibile ben conscia che nella carrozzina non ci sarà il tepore del corpo della mamma a riscaldarlo
Probabilmente la parte più esposta (nel caso del baby wearing) e meno coperta dal classico abbigliamento pupesco sono le gambe.
Certo si possono mettere i tutoni interi ma sono così scomodi da mettere, soprattuto se il piccolo non è più molto piccolo e manifesta un'ostinata avversione per i processi di vestizione.
Si può infilare una calzamaglia sotto i pantaloncini ma, se la passeggiata include qualche pit-stop in un posto riscaldato, soffrirà il caldo, suderà e, ritornato alle temperature esterne questa umidità sarà fastidiosa se non funesta per la sua salute!
Diversi siti propongo quindi dei tutorial per la costruzione di simpatici scalda-muscoli riciclosi
Io personalmente frequento e conosco il tutorial di Equazioni, ne parla anche MyMeiTai.
Ovviamente la mia pigrizia ha ridotto al minimo il tempo di permanenza alla macchina da cucire...
Prendete un vecchio paio di calzini (più lungo è il calzino più grande sarà la taglia dello scalda-muscoli) usati e un po' malridotti, al giorno d'oggi non son più così austeri e potete trovare sicuramente nel cassetto qualcosa di adatto.


Tagliate la parte del tallone lasciando solamente il "polpaccio" della calza.


Rifinite alla macchina da cucire o anche a mano (essendo il lavoro veramente poco dispendiosi in termine di fatica e tempo) il bordo tagliato così da impedire lo sfilacciarsi del tessuto.

Otterrete così degli scalda-muscoli da bimbo.
Il piede del bimbo deve stare dove avete fatto la cucitura mentre la coscia dove c'è l'elastico dell'ex-calzino.
Mentre mi adoperavo alla costruzione della mia opera pensavo a mia cognata china sul pc a congelarsi le mani nella presentazione di un esame e ho deciso di modificare questo progetto.
Invece di tagliare sopra il tallone ho mantenuto la stoffa intera sino a circa metà del "piede".
Ho fatto un buco all'altezza del "calcagno" e rifilato tutto alla macchina da cucire.
Ho così ottenuto dei guanti da pc che lasciano libere le dita.


Non saranno di altissima fattura ma fanno il loro sporco lavoro e la destinataria ha molto apprezzato!

lunedì 17 gennaio 2011

Solo noi

Coi tuoi impazienti occhioni blu mi guardi interrogativo ma forse è già sospetto e speranza...
Indizi ne hai:
...La tutona azzurra...
...Il cappello di lana fatto con le manine di quasi-zia-S che non vuole starti in testa...
...La tua smania per il crescere della temperatura dentro il tuo scafandro...
...Ma la mamma già si sta legando il Mei Tai ai fianchi!
Sulla schiena puoi guardare il mondo con l'unica cosa esposta alle intemperie... i tuoi occhietti vigili.
Pochi passi e ci circonda ormai solo il crepitio del duro terreno sotto i miei passi.
Piccole volte di fumo si alzano dai nostri respiri fondendosi in un unico fumetto che sembra esclamare "Amo l'aria fresca sul viso!".
E' solo un momento e il lento cullare dato dall'incedere dei passi di mamma già -te la fa venire dolce- (come si dice dalle nostre parti).
Pugnetti chiusi contro le mie spalle, abbraccio di cosciotte sulle mie costole, una candida guancia posata tra le mie scapole... attaccato a me non sei più corpo a sé stante... sei le mie piccole ali!
Momenti solo nostri.
Pettirossi ci guardano curiosi.
Fruscii tra le foglie secche sotto un soffitto di rami.
La nebbia già ci avvolge, attutisce i rumori, ridimensiona le distanze, …
Incrociamo un contadino…
Ormai tutti ci riconoscono nel nostro piccolo borgo campagnolo e non sono più stupidi dalle nostre solitarie passeggiate in modalità koala.
Per non rovinare la bellezza del momento, ci si scambia neanche un sussurro ma solo un leggero gesto del capo e la bruma già lo avvolge.
Ah se esistesse un modo per fissare tutto questo…
Le parole non bastano, le foto minimizzano quasi sviliscono questi nostri silenziosi abbracci…
Io non ti porto… io ti vivo.

foto tratta da http://inewage.com/


Questo post partecipa al contest Portare i bambini in inverno di Equazioni

mercoledì 12 gennaio 2011

Il contest di Equazioni

Blog fantastico sempre pieno di bellissimi spunti e riflessioni!
Praticamente giornalmente entro in punta di piedi nelle loro vite e vedo cosa combinano il piccolo Ale, papà Davide con i suoi mega dread da metallaro d'altri tempi, mamma Francesca e la sua panzotta (che ormai si vede ed è innegabile).
Utilizzo i tutorial, rubo i segreti sul maternage, commento i bei post e aspetto le "foto della settimana" sorridendo alle avventure del primogenito... in attesa della prole in arrivo.
Dopo il contest estivo sul portare in vacanza ecco una nuova occasione per condividere le nostre esperienze di portatrici.
I regali sono sempre azzeccatissimi e coerenti con lo spirito dell'iniziativa... proprio bello il seggiolone in tessuto.
Il nostro post è già in lavorazione...




Partecipa al concorso Portare i bambini in inverno

mercoledì 15 dicembre 2010

Da migliaia d'anni si fa così... e noi ci conformiamo!

Fin da prima che la piccola Carognetta nascesse mi ha sempre affascinato il concetto di baby wearing.
Ho iniziato non subito a causa della rara gestosi post-parto con sofferenza epatica ed episodio febbrile a 39,5° (e poi dicono di non scaldare il latte sopra i 37°… Bagigione ha gradito lo stesso).
Non appena sono stata in grado di stare in piedi senza svenire ho iniziato a usare un marsupio della Chicco ma curiosando in rete ho subito adocchiato metodi più homemade.
La fascia mi sembrava un po’ impegnativa mentre il Pouch Sling poco pratico per quando il bambino sarebbe cresciuto quindi ho preferito un comodo e versatile Mei Tai.
Dopo una seduta di navigazione intensiva ho scelto il tutorial di My Mei Tai (http://www.mymeitai.com/2010/09/tutorial-finalmente/).
Ho deciso per una simpatica stoffa Ikea al costo di 15 euro e son partita.
Per dove?
Per casa di mia suocera, magliaia d’esperienza e concretamente più disponibile della mi’ mamma.
A dire il vero prima ho dato una bella lavata alla stoffa così non si sarebbe ristretta in seguito!
Rubando con gli occhi e con le mani i suoi gesti abbiamo confezionato questo Mei Tai.
Lei ha poi avuto la geniale idea di utilizzare parte del tessuto per fare una tasca anteriore ed un portacellulare sulla bretella e, con abile tocco, è riuscita a far combaciare la fantasia cosicché non sembrano nemmeno esserci delle tasche.
Il Nanetto lo trova stupendo e ci fa delle belle dormite (soprattutto ora se è nervoso per via dei denti, una passeggiatina con l’aria frizzante e si appisola subito).
Per fare la spesa è INDISPENSABILE, come potrei spingere il carrello e il passeggino?
Per le passeggiate è COMODISSIMO perché siamo entrambi al calduccio (d’estate è comunque accettabile) e non ci preoccupiamo delle barriere architettoniche sapientemente distribuite dalle amministrazioni comunali.
Altre sorgenti di sapere sul baby wearing sono Equazioni (http://www.equazioni.org/),

visione d'insieme

tasca sulla pettorina

tasca sulla bretella

il Bagigio a passeggio