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Superabile in molti campi e per molti versi. Super Abile perchè quando mi ci metto pure io combino qualcosa di sfizioso
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mercoledì 9 gennaio 2013

Fatti non foste a viver come bruti

Il bello di essere turnista è apporfittare di alcuni posti nei momenti in cui non c'è grossa affluenza; parchi giochi e affini sono praticamente nostri in un martedì mattina feriale.
Ieri ci trovavamo nel vicino centro commericale a saltare su gonfiabili e tappeti elastici in completo relax in compagnia di massimo altri 4 bimbi.
Nel gruppo c'era però il solito facinoroso squatter che 'tutto mio' 'no tu non sali'...
Bagigio non va nè al nido e nemmeno all'asilo (solo per ora) quindi è poco abituato a rapportarsi con i teppistelli.
La mia idea di fondo è laciare che i nani se la vedano da soli... mi interesso solamente se vedo sangue o sento rumore di ossa rotte.
Il problema è che Bagigio è un'animo gentile e coccoloso e di fornte alla violenza non sa come reagire se non cedendo e allontandosi con cautela.
Morale della favola ci siamo presi un calcio in faccia ('sti animali di genitori non avevano nemmeno tolto le scarpe al bimbo nonostante sia nel regolamento del parco) e una bella graffiata sulla guancia.
Bagigio conosce solo giochi di 'lotta' tra adulti e con i bimbi sono solo abbracci e corse sfrenate.
Non ho mai dato uno sculaccione o uno schiaffo quindi alla violenza -seppur minima- non è abituato.
Vorrei che nella vita sapesse rispondere (meglio a parole che a fatti) ai soprusi e si facesse sentire.
Inutile dire che i genitori non si sono minimamente preoccupati!


martedì 27 settembre 2011

I'm a Survivor

Siamo sopravvissuti!
Siamo sopravvissuti a un volo di andata.
Siamo sopravvissuti a un paio di giorni di sgagazzamento che ha lasciato indenne il ghiovine virgulto familiare.
Siamo sopravvissuti a 14 giorni di intenso egeo azzuro.
Siamo sopravvissuti a dislivelli del 30% che il passeggino era più 'na tortura che un aiuto.
Siamo sopravvissuti all'inappetenza di assestamento da distrazione con 50 commensali allo stato brado di fronte al buffet.
Siamo sopravvissuti ad un vento che ti portava via di triestina memoria.
Siamo sopravvissuti alle emicranie plurime che se non c'avessimo sempre appresso tutto il necessarie avremmo sperimentato il sistema sanitario nazionale greco.
Siamo sopravvissuti a un volo di ritorno.
Siamo sopravvissuti a un giro di parentado con forza centripeta tendente allo smodato.
Siamo sopravvissuti al riabituare il nano malefico a dormire in solitudine perfetta (compreso vomito incoercibile da pianto spasmodico).
Insomma siamo sopravvissuti e siamo qui pronti ad un nuovo entusiasmante autunno!

venerdì 1 aprile 2011

Honey moon

Prenotato il viaggio di nozze!
Onde scongiurare la cottura del Bagigio e per permettere al Marito(zzo) di fare un bagno a temperatura sostenibile abbiamo raggiunto il salomonico compromesso delle prime due di settembre!
Destinazione Kos, Karamena...
Ho già dato un occhio è c'è il wi-fi gratuito :') quindi non dovrete sentire la mia mancanza... speravate ed invece il mio diabolico piano avrà completamento AHAHAHAHAHAHAHAH
Se qualcuna di voi è stanziata in codesto locus amenus si faccia viva e batta un colpo così ci si vede per una scarrozzata coi pupi.
Il mio sistema nervoso centrale ha già iniziato ad elaborare dati e quesiti... risposte decisamente poche!
Passeggino si passeggino no? Avrà 14 mesi quindi opterei per il mei-tai ma sarà una decisione dell'ultimo minuto.
Anche se non userà più il pannolino, cosa che dubito perché non intendo fargli grosse pressioni, comunque la notte, per salvaguardare la culla dell'hotel, opterei per i lavabili ma mi chiedo: la sanificazione del suddetto oggetto può ritenersi completa con un lavaggio a mano nel lavandino o devo cercarmi una lavanderia a gettoni... magari l'hotel ha pure un servizio lavanderia, devo indagare!
L'importante sarà il completo relax composto da sole, molto riposo, moltissimo mare e qualche escursione a scopo formativo sulle bellezze dell'isola, conditio sine qua non per una vacanza perfetta.

martedì 1 marzo 2011

"La Cattedrale del mare" di Ildefonso Falcones

Questo libro mi ha lasciato perplessa...
certo è scritto bene, la forma è molto piacevole, sicuramente anche merito della traduzione di Roberta Bovaia.
I temi trattati invece risultano forse un po' troppo pesanti... più di una volta, nel leggerlo, mi è capitato di esclamare: "E che cakio... ma che sfiga".
I protagonisti del romanzo subiscono di ogni, praticamente qualsiasi sopruso un uomo del XIV secolo possa subire...
Servitù della gleba, guerra, carestia, umiliazione, ius prime noctis, adultere murate vive in stanze di 3x3 prigioniere a pane e acqua fino alla morte, si quis virginem (l'uomo può sposare la donna su cui aveva usato violenza nel sequestro), esecuzioni di facinorosi, prostituzione, decapitazione di banchiere insolventi, torture, persecuzione di ebrei, processi dell'inquisizione, ...
Insomma 'na vera tragedia!
Il lavoro di ricerca e contestualizzazione storica è lodevole, i riferimenti ad eventi e luoghi facilmente verificabili nella cronaca dell'epoca.
Certamente il modo di pensare della Barcellona del XIV secolo è lontano dagli usi e dai costumi odierni... leggere le vicende di questi personaggi mi ha fatto salire una sorta di malessere, pietà per quelle povere persone... ho riflettuto su come, anche al giorno d'oggi, si possa sopportare tanta sofferenza senza poter recriminare nulla né protestare, pena la vita.
Come altri romanzi spagnoli (L'ombra del vento di Zafon, per esempio), molto approfondita è l'analisi dei luoghi.
Se avete in agenda un viaggio a Barcellona, leggere questo romanzo vi darà spunti interessanti sui luoghi da visitare.
Ovviamente, particolareggiata è la descrizione della costruzione della "Basilica de Santa Maria del Mar", esempio per eccellenza del gotico catalano.
Sostanzialmente, la Cattedrale diventa, muta osservatrice di fatica, disgrazia e fortuna del protagonista, un personaggio a sé stante che, durante la sua costruzione, accompagna tutto il periodo di narrazione delle vicende.
In un mio precedente viaggio a Barcellona, ho alloggiato nel quartiere detto Ribera, nei pressi della Basilica, vicinissima alla fermata della metropolitana Jaume I.
Visitandola sono rimasta molto impressionata dallo stile e dalla semplicità dell'edificio che si adorna solamente della fede dei suoi devoti; la costruzione è stata infatti finanziata dai catalani, principalmente mercanti e uomini di fatica, diventando una chiesa del popolo per il popolo.
Austerità, pulizia nelle forme e nelle linee, caratterizzano questo edificio che mi ha lasciato il sapore di quel fervente cattolicesimo spagnolo che non necessita di fronzoli, fatta eccezione i meravigliosi giochi di luce creati dai rosoni, dalle finestre e dagli oculi aperti nelle pareti dell'edificio.
Colgo l'occasione per segnalarvi dove ho alloggiato, Apartamentos Allada, prezzo modico e servizio minimo... tanto stai tutto il giorno in giro per vedere la città!
La struttura è composta da camere doppie con angolo cottura (frigo, fornello, lavastoviglie) e bagno personale.
Vengono fornite le chiavi del portone d'accesso (che dà su una suggestiva piazzetta pedonale) rendendoti quindi indipendente dalla presenza del personale.
La fermata della metropolitana (la già citata Jaume I) è a 5 minuti a piedi e sulla strada da percorrere si trovano molti locali per aperitivo; nella piazza dove sbuca la metro c'è uno Starbucks e un paio di piccoli supermercati (uno che vende solamente biologico, se ricordo bene).
Se dovessi tornare a Barcellona anche ora che tengo famigghia penso risceglierei questo alloggio.
Nel complesso un libro piacevole, forse più adatto a maturi lettori impegnati che a giovani amiche frou-frou.