Ma perché comprare una cosa quando, sputando pallini, ce la si può fare da soli???
Perché l'oggetto in questione acquista un valore e una personalizzazione impagabili!
Infatti tra i propositi per il 2011 c'era la costruzione di una bambola Waldorf per il Bagigio.
Sono morbide piccole persone il più verosimili possibile, non hanno espressione per favorire la fantasia del bambino (meglio una bambola neutra che una che o ride sempre o piange a comando) e, solitamente, sono composte di materiali ipo-allergenici e ricercati (lana cardata per l'imbottitura, cotone bio, lana, velluto, lino per i vestitini).
Spesso il bimbo gli attribuisce valenza di oggetto transizionale, ossia (secondo Wikipedia)
Nello sviluppo infantile umano, un oggetto transizionale è un qualcosa, solitamente un oggetto fisico, che prende il posto del legame madre-figlio.
Gli esempi più comuni includono bambole, orsacchiotti o coperte.
Già, quando ne ho parlato in famiglia, si sono sollevati sopracciglia perplesse... "Ma come una bambola per un maschio?"
Ma beata ignoranza anche i maschi giocano con le bambole!
Ogni bimbo ha (secondo le mode del momento) animali, supereroi o guerrieri con cui inscenare ore e ore di battaglie.
Inoltre mi hanno detto (e questo vedrà il tempo di darmi ragione) che i bimbi ripetono ed imitano ciò che vedono fare a noi adulti; un bambino che vede una mamma che accudisce un neonato sarà portato a fare lo stesso, così come spazzare a terra e cucinare.
Ad ogni modo credo che la mia creazione sarà abbastanza mascolina da non attirarmi le ire dei familiari che mi accusano di volerlo traviare già in fasce (che se poi fosse che diventa gay non gli vorremmo bene lo stesso? e poi non credo che "si diventi gay"... lo si è e basta).
Ero indecisa sul negozio virtuale al quale affidarmi.
In realtà è una cosa che si può affrontare anche da soli, basta aver senso della proporzione ed i materiali adatti.
Per la testa, la parte più difficile, ci si può sempre affidare a qualche tutorial on-line.
Altrimenti una fonte sicuramente valida è l'e-book gratuito de "La pappa dolce" che vi spiega per filo e per segno ogni passaggio ed è corredato di cartamodelli.
Io, invece, un po' per pigrizia nella ricerca dei materiali (volevo qualcosa di altissima qualità) ed un po' per avere una persona di ampia esperienza cui appoggiarmi ho scelto di comprare su "Bambole di stoffa".
Ho scelto il kit completo di tutorial passo-passo, materiale e cartamodello del corpo e cartamodello dell'abito in stoffa.
Risulta infatti importante, sempre per il discorso del piccolo uomo in miniatura, che la bambola possa essere svestita e rivestita secondo gusto, stagione o ricorrenza.
Comunque nel suo sito trovate anche altre bambole di stoffa come la tradizionale bambola americana Raggedy Annie, le bambole cuscino o la più usuale Chiaretta.
Una volta aperto il pacco, il contenuto si presenta vario e variopinto!
C'è tutto... maglina color carne, filo per cucire il corpo, filo per gli occhi e per la bocca, spago per fissare saldamente le diverse parti, libro esplicativo, certificato d'amicizia, ...
... lana cardata e capelli già premontati su di una lunghissima matassina (scegliete voi il colore e la lunghezza al momento dell'ordine).
Io, ovviamente, non ho saputo resistere e mi son subito messa all'opera iniziando dalla parte, a detta di tutti, più complicata: la testa.
Inizialmente ho modellato la lana sino a creare una forma il più antropomorfa e veritiera possibile anche se le proporzioni credo che le avrò con precisione solo una volta fissato il capo al corpo e delineato i capelli.
Per esempio non ho idea se il naso l'ho fatto troppo in alto o troppo in basso!
Una volta raggiunto un risultato soddisfacente ho ricoperto tutto con la maglina, come da istruzioni e ho ottenuto 'na capa di cotanta fattezza!
Conto di terminare il tutto prima della laurea del primogenito di mio figlio... scherzi a parte penso che sia un lavoro che si risolverà in una dozzina di ore al massimo.
Ovviamente vi terrò informate sulla genesi di questa mia creatura di lana e maglina!
Grazie di essere passata da me, le tue parole mi hanno davvero colpito...sai che l'obiettivo del mio blog è proprio quello?
RispondiEliminaMostrare ricette semplici e fattibili, preparate da una mamma in cucina e non da una chef, o aspirante tale! A volte è bello trovare fantasia e ricercatezza anche nelle cose più semplici e/o banali...
Ti seguirò, mi piace la tua voglia di fare e di creare...e poi sei una mamma anche tu!
Buonissima giornata
Questo post casca a fagiolo... anche io mi sono appena "imbarcata" nell'avventura di fare una bambola di stoffa.
RispondiEliminaSolo che non ho proceduto con molto discernimento e mi sono messa a cucine una sorta di sagoma che, una volta girata per coprire le cuciture, risulta piena di grinze nelle "curve".
Vado avanti e vediamo cosa ne esce...
Certo non sarà per miei figli che sono già laureati entrambi ;-)))
Però volevo dirti che il mio secondogenito adorava cullare le bambole e, quando queste chiamavano "mamma", rispondeva.
Poi gli piacevano i monsters, il pallone, le carte da briscola, sferruzzare, ascoltare favole, Holly e Benji... insomma, lo lasciavamo esprimere in ogni cosa e direi che non ha mai manifestato disturbi.
Peraltro io amo ricordare come sia stata evidente la parte femminile nel mio papà e come questa lo abbia reso ancora più "uomo vero".
Lui adorava i fiori e, se serviva, non esitava a rimboccarsi le maniche per dare una mano nelle faccende di casa.
Avercene di uomini così.
Ecco... scusa se mi sono diluingata.
Ciao e buona giornata!
@ Simo: era semplicemente la verità! anch'io potrei postare qualcosina di più su quello che cucino ma tra una cosa e l'altra non trovo mai il tempo di fare le foto con calma ai piatti (le tue son veramente invitanti)
RispondiElimina@ Kaishe: tranquilla non c'è limite di spazio ai commenti! magari riuscire a tirar su il Bagigio come quegli uomini da sogno, rari purtroppo, ovvero sensibili e rispettosi... ce la metterò tutta ma vedremo col tempo come va!
a briscola è sicuro che giocherà
Che bello!Mi hai fatto venir voglia di farne una anch'io...maschio come te per evitare che tutti mi si rivoltino contro per le tue stesse ragioni...sarà che ho fatto tirocini negli asili e di bimbi che giocano con bambolotti, a cucinare, al mercato ecc...ne ho visti e non credo abbiano avuto "problemi", ma le bambole per i maschietti per molti è ancora un tabù
RispondiEliminaAppena finisco l'angelo custode quasi quasi ordino il kit...
ma lo sai che anche io tra i propositi del 2011 avevo fare una bambola waldorf.
RispondiEliminaperò è ancora solo e soltanto un proposito. vado a sbirciare i kit.
bello il blog!!!
io non sono molto brava, approfitto delle domeniche con le nonne e le zie per portare avanti i piccoli lavoretti che faccio e vi assicuro che per ora la testa è stata meno difficile di quel che immaginavo e se ce la fò io ce la fanno tutti!
RispondiEliminache bello! io ammiro tanto le mamme che si cimentano in questo genere di attività, e nelle quali io sonno a dir poco negata. sono troppo curiosa di vedere come va a finire ....aggiornaci mi raccomando!
RispondiEliminaho deciso: ti copio!!! idea fantastica!!!!
RispondiElimina@madamadorè:
RispondiEliminanon sò quanto ci metterò,
potrebbe volerci un po'
se ce la farò
lesta scriverò!
@Potolina:
cara amica, mi vuoi copiare?
sono contenta, diamoci da fare
non ci potranno che invidiare
le bambole tutte da coccolare!
oggi in rima si parla, son da Neuropsichiatria...
ops sento una sirena... l'ambulanza mi porta viaaaaaaaaaaaa