who am I?

La mia foto
Superabile in molti campi e per molti versi. Super Abile perchè quando mi ci metto pure io combino qualcosa di sfizioso

martedì 26 giugno 2012

Come spalmarsi da soli la crema sulla schiena

Quanti sacrifici si fanno per i propri figli???
Da adolescente dormivo anche 15 ore filate e da sveglia la mia politica era 'tolleranza zero' verso tutto e tutti.
Adesso, invece, per occupare le giornate e per la salute di mio figlio mi svegli all'alba.
Abitiamo a 40 minuti di auto dal mare e la sveglia, in questi primi veri giorni di estate, è puntata alle 05:45... per le 7 siamo in spiaggia.
Alle 11:30 abbondanti si riparte verso casa dove ci aspetta un pranzo già pronto... metà della giornata è andata, 4 ore abbondanti di mare le abbiamo fatte ed il resto della giornata è tutta per noi -dopo un lungo riposino pomeridiano-.
Non sempre sono accompagnata da un adulto e spalmarsi la crema sulla schiena può essere un problema... ed io un melanoma farei a meno di averlo!
Almeno prima di partire da casa mi spalmo un'abbondante dose di crema protezione 50 sulla schiena e per quanti controrsionismi e posizioni yoga del mezzo muso di vacca possa fare il risultato non è mai omogeneo...
Ho sviluppato questa tecnica che dà ottimi risultati!
Distribuisco un po' di crema su di un mestolo da cucina in plastica dalla parte convessa e, guardandomi la schiena allo specchio, mi farcisco di protezione solare.
Va bene anche una paletta o un leccapentola... lasciate spazio alla fantasia e proteggete la vostra pelle...


Non mi sono però mai azzardata però a fare in spiaggia questo genere di numeri... la neuro è sempre dietro l'angolo!

domenica 24 giugno 2012

Tutta la verità nientaltro che la verità sui pannolini lavabili

Dopo 24 mesi di utilizzo mi sento pronta per tirare un bilancio riguardo l'utilizzo dei pannolini lavabili.

PRO
  1. Risparmio... in due anni ho speso circa 350 euro: l'equivalente di 5 mesi con 8 cambi al giorno di usa e getta (calcolando di pagare 30 cent il pannolino).
  2. Salute del bambino perché viene a contatto solo con cotone non sbiancato chimicamente e con detersivo bio abbondantemente risciacquato.
  3. Rifiuti risparmiati... circa una tonnellata secondo diverse fonti trovate sul web e anche soldi risparmiati dal comune per lo stoccaggio degli usa e getta.
  4. La postura delle anche con il pannolino lavabile sfavorisce la comparsa della displasia.
  5. La temperatura delle gonadi maschili è minore, diminuendo problemi di fertilità.
  6. Non dovrete mai correre alle 20.00 in supermercato perché avete finito i pannolini.
  7. Dicono che il processo di spannolinamento sia favorito dall'aumentata percezione del bagnato.
  8. Alcuni comuni, come il nostro, offrono un rimborso parziale o totale della spesa per i pannolini lavabili (noi abbiamo ricevuto 120 euro).
  9. Soprattutto se si usano i due pezzi, le esondazioni complete sino al body hanno frequenza veramente rada.
  10. Frequentare siti e negozi che trattano questo genere di prodotti può farvi conoscere nuove realtà come la coppetta mestruale, le coppette assorbilatte lavabili, l'elimation control, ...

CONTRO
  1. Ognuno si sentirà in dovere di criticare questa scelta e all'inizio bisognerò spiegare il complesso (???) atto del cambio del pannolino lavabile.
  2. Se quando il pupo ha pochi mesi l'ingombro del pannolino non pone problemi, quando inizia a camminare può risultare fastidioso portarsi dietro un pacco d'inserti.
  3. La borsa del cambio è più voluminosa perché comprende i cambi puliti (già di per se più ingombranti degli usa e getta) e anche quelli sporchi.
  4. In bagno è necessario predisporre uno spazio di stoccaggio delle scorie.
  5. Se non volete lavare i pannolini insieme ad altri capi mettete in conto qualche lavatrice in più.
  6. La pipì e la pupù puzzano e mentre con gli usa e getta la si odora una volta sola, con i lavabili dovrete sicuramente riodorarla nel momento in cui li laverete.
  7. Gli spazi necessari per l'asciugatura devono essere proporzionati.
  8. Quando ci sono delle perdite bisogna valutare se è il caso di aggiungere inserti... siamo partiti dal semplice pannolino senza inserti alla nascita e ora a 24 mesi di giorno abbiamo pannolino e 3 inserti mentre di notte gli inserti salgono a 4.
  9. In situazioni particolari, come le ferie o qualunque caso in cui non si ha una lavatrice a portata di mano, la stima verso le nostre nonne e bisnonne che lavavano tutto a mano crescerà a dismisura.
  10. Non esiste velo raccogli feci che possa esimervi completamente dal dover raschiare un po' di cacca dal cotone del pannolino.



Tutto sommato, per me, il gioco è valso sicuramente la candela.
E voi, che problemi o vantaggi avete riscontrato?

martedì 19 giugno 2012

Sponda per lettino d'emergenza o anche lettino dell'ultimo minuto

Bagigio sta diventando un piccolo viaggiatore... non fa molti chilometri in una volta sola ma fa alcuni chilometri ogni giorno!
La sua routine settimanale si divide principalmente in 4 case:
- casa nostra,
- casa della nonna Mimi che lo tiene ogni giorno in cui i turni di mammasuperabile e Marito(zzo) non ci permettono di tenerlo con noi,
- casa della nonna Titti che lo tiene una volta a settimana,
- casa della bisnonna Sissi che lo tiene un'altro giorno a settimana.
Non è così infrequente che si dorma in una di queste diverse case, molto molto spesso il riposino pomeridiano si fa proprio lì!
Ci sono arrivati in dono 2 lettini da campeggio che all'occorrenza le nonne aprono ma comprarne uno anche per casa della bisnonna ci sembrava troppo dispendioso economicamente e spazialmente.
Basta un letto singolo e 3 sedie!
Se infatti infiliamo lo schienale di una normale sedia senza braccioli tra materasso e rete del letto abbiamo una piccola sponda che impedisce al bimbo di cadere dal letto... non di evadere però.


Fortunosamente le abitudini morfeiane di Bagigio non prevedono gesti alla Papillon!
E' un'ottimo rimedio anche per chi si trova a dover gestire tra capo e collo persone anziane in condizioni di salute non ottimali.

venerdì 15 giugno 2012

Boobstagram: le tette delle donne

Chi non conosce instagram???
Nessuno, penso.
Al motto di:
Mostrare il seno sul web va bene, mostrarlo al medico è meglio!
in francia così si sensibilizza sulla prevenzione del tumore al seno... creando il social network delle tette!
Io la mia foto l'ho mandata anche se le mie non sono più a km 0.



Vi svelo un piccolo segreto... io faccio parte di quella nobile professione che vi strizza le tette!
La mammografia è un'esame che utilizza le radiazioni ionizzanti, si preme il seno e lo si tira per renderlo più omogeneo e minimizzare le sovrapposizioni delle diverse strutture.
Un seno ben tirato e ben premuto, quindi, ha vita più lunga anche se ne esce un po' inlividito.
La mammografia evidenza zone con densità anomale o con microcalcificazioni fornendo informazioni complementari all'ecografia.
Non utilizzando radiazioni, l'ecografia può venir eseguita più spesso della mammografia ed è maggiormente indicata nelle donne giovani il cui seno è più fibroso che adiposo.
Il senso degli esami di screening è individuare la patologia precocemente dando maggiori probabilità di sopravvivenza e minimizzando gli interventi medici e chirurgici necessari alla guarigione.
Per questo gli esami di screening, in genere, danno pochi falsi negativi (persone malate ma che risultano sane al test) ma molti falsi positivi (persone sane ma che risultano malate al test)... ciò significa che molto spesso è necessario integrare l'esame con altre procedure (risonanza magnetica o biopsia per esempio) per capire se il problema c'è o meno.
Fondamentale comunque, soprattutto per le donne giovani e che quindi non ricadono nella fascia d'età a maggior rischio, è l'autopalpazione del seno.
Per prima cosa dobbiamo tutte prendere l'abitudine di osservare il nostro seno e valutare se ci sono dei cambiamenti: cambiamenti come rigonfiamenti e retrazioni della pelle, forma diversa rispetto al passato e rispetto all'altro seno e perdita di liquido dal capezzolo.
Guardiamo sia di fronte che di profilo, ricordiamoci anche di alzare le braccia, tendere i muscoli pettorali e guardare la parte inferiore del seno.
Il seno si modifica durante il ciclo mestruale ed è quindi importante valutarlo tra la fine delle mestruazioni e l'ovulazione, indicativamente tra il 7° e il 14° giorno.
Per quanto riguarda la palpazione, partendo dal capezzolo, con movimenti circolari ispezionate tutto il seno senza dimenticarvi il cavo ascellare... non tutti sanno infatti che il tessuto ghiandolare continua sino nel cavo ascellare tant'è che una delle proiezioni che si acquisiscono durante l'esame mammografico serve proprio a visualizzarlo.
Se ci sono delle modificazioni tra un autoesame e l'altro consultate il vostro medico... spesso non è nulla ma perchè rimanere sulle spine con una preoccupazione così grande?
Alcuni numeri per capire quanto il problema può toccarci da vicino.

Il rischio di avere una diagnosi di tumore della mammella femminile nel corso della vita (fra 0 e 74 anni) è di 90,2‰ (1 caso ogni 11 donne), mentre il rischio di morire è di 19,8‰ (1 decesso ogni 50 donne).
E non sono così infrequenti i casi di neoplasia sotto i 30 anni: siamo tutte coinvolte!

Spesso parliamo dei nostri figli.... vogliamo vederli crescere???
Iniziamo palpandoci le tette!

Fonte statistiche: http://www.registri-tumori.it 

martedì 12 giugno 2012

Far decantare prima di servire...

Cercare un'amica quasi fraterna dopo un breve periodo di lontananza causa i suoi soliti mille impegni e sentirsi rispondere che:


I miei stan via fino a metà luglio quindi ho tutte le cose della casa da vedere (cani, gatti, piante, bucato etc etc), sommato al lavoro e ai corsi serali sono un po' messa male con i tempi liberi...
Quando lei ha un lavoro part-time a 18 ore e io lavoro full-time...
Quando lei vede del cane, del gatto e delle piante e io del marito, del figlio, del pesce, del pipistrello e delle piante...
Quando lei ha una sera a settimana occupata dal corso di teatro e io riesco a fare 2 sedute settimanali di acquagym.
Quando lei ha il bucato suo e io ho il bucato mio, del Marito(zzo) e del Bagigio -pannolini lavabili più bonus spannolinamento compreso-...

Hai un'anno meno di me e sei figlia di due baby pensionati: benvenuta nel mondo delle persone normali.
Dal ribollimento ho cucinato pane in casa e muffin, fatto due lavatrici e autoprodotto un litro e mezzo di yogurt...
...Forse il caso che faccia decantare prima di servire la risposta alla mail?!?!?!?

sabato 9 giugno 2012

Una splendida giornata

Iniziata con una bella colica renale concomitante al terremoto al limite del friuli... per "fortuna" sento il doloroso percorso del calcolo e so che continua la sua discesa inesorabile verso la vescica e l'uscita.
Continuata con un matrimonio di colleghi... dove il nano non è stato fermo un nanosecondo: elemosinavo propofol o clave di preistorica memoria sul sagrato della chiesa.
Proseguita con un lancio d'effetto di uno dei miei paia scarpe preferite... sampietrini e tacchi non possono convivere figuriamoci sposarsi.
Seguitava infine ordine al ristorante cinese.. dove alla domanda 'con cosa è fatto il pollo con salsa al limone?' mi veniva stizzosamente risposto 'con salsa al limone!'.
Si conclude con un dolore inverecondo ai polpacci che non so se sia da riferire a:
  • prima seduta di acquagym su persona non allenata
  • prima seduta di acquagym su persona non allenata + 4 ore su tacco 12 in su persona non allenata
  • prima seduta di acquagym su persona non allenata + 4 ore su tacco 12 in su persona non allenata + nano urlante bradipizzato
PS E le chiamano ferie

domenica 3 giugno 2012

"Un diamante da Tiffany" di Karen Swan

La letteratura per giovani donne sognatrici non avrà mai veramente una fine editoriale.
Noi che consumammo il vhs di 'Pretty woman', che abbiamo logorato le pagine di 'Orgoglio e pregiudizio', che conosciamo a memoria le battute di 'Dirty dancing' e che abbiamo fatto nostro il motto rosselliano 'Dopotutto, domani è un'altro giorno'... noi non smetteremo mai di sperare in una storia che ci rivoluzioni la vita.
Quando hai concertato un decennio della tua esistenza su di un matrimonio che si palesa basato su fondamenta di tonno così tenero che si taglia con un grissino e vieni messa di fronte ad una rivelazione inaccettabile cosa puoi fare se non appoggiarti alle amiche???
Le tre amiche della nostra protagonista, Cassie, la adottano per un anno e dividono il suo tempo in quadrimestri da trascorrersi nelle città di ognuna... Kelly vive a Langosco, Anouk a Pabillonis  e Suzy a Spoltore.
Se il romanzo fosse così architettato, come diavolo può Karen Swan spenderci 500 pagine? -senza nulla togliere a angoschesi, pabillonesi e spoltoresi-
Infatti queste povere derelitte abitano rispettivamente a New York, Parigi e Londra: poracce!
Cassie ha avuto un marito poco attento che l'ha ridotta ad una Nonna Papera scozzese e trentenne che non fa altro che sfornare pasticcini da the e pasturare animali da cortile.
Le sue amiche d'infanzia si sono invece costruite un'avvenire personale e professionale.
Da PR della moda a designer di gioielli sino a rinomata wedding planner -e che potevano fà altrimenti... la cassiera al Wal Mart, l'artista di strada e la dog-sitter?
Partendo dal posto più lontano geograficamente parlando, Cassie ritroverà se stessa attraverso la metamorfosi che la trasformerà di volta in volta nella sua ospite di turno.
A New York diventerà una platinata modaiola dedita a dieta no-carb e cosmopolitan.
A Parigi sarà una moretta salutista con buoni contatti tra la gente che conta.
A Londra ritroverà una dimensione un filino più terra-terra diventando un valido aiuto per la sua amica Suzy e riguadagnando un look più personale.
I temi portanti del plot sono l'amicizia e l'amore.
L'amicizia che ti porta a ridimensionare opinioni e vite dei tuoi conoscenti.
L'amore come dolore lancinante, come passione bruciante e come pianta da coltivare pazientemente.
Da cornice fantastica le tre capitali strepitose descritte con dovizia di particolari.
Ho apprezzato molto l'associazione di ognuna delle metropoli ad una stagione metereologica ma anche stagione del dolore e della ricostruzione di Cassie.
New York è vestita con i caldi toni del foliage di Central Park, toni che sfumano nel bianco neve e bianco diamante del rigido inverno.
Parigi è la primavera con i colori e con gli odori degli alberi da frutto, dei fiori, della cucina locale e del mercato rionale.
Londra è l'estate di un paese non propriamente mite, quando un raggio di sole mattinero ti illumina la giornata portandoti a nuotare in un gelido lago o a indossare spavaldamente leggere canotte.
Molto interessante anche il leit motiv rappresentato dalle liste di 'cose da fare' e dai semi che un caro amico d'infanzia associa ad ogni città.
Un romanzo leggere, anche se non volumetricamente, che scorre come scorre un film piacevole.
Non un capolavoro per quanto riguarda originalità delle situazioni e audacità dell'intreccio narrativo ma che saprà comunque incantare confortandoci con la sua prevedibilità.
Daltronde quante volte abbiamo rivisto o riletto con piacere 'Pretty woman', 'Orgoglio e pregiudizio', 'Dirty dancing' e 'Via col vento'.



 

Ringrazio Who is Charlie per il bel regalo ricevuto


venerdì 1 giugno 2012

Crostata ai limoni milk-free

In questi giorni di problemi nazionali, di famiglia sfollate, di morti sul lavoro, di monumenti distrutti, di lacrime e di polvere mi risulta difficile scrivere...
Se, per certi versi, la vita va avanti e le incombenze di ogni giorno si fanno pressanti, dall'altro lato spesso -molto spesso- il pensiero va a chi deve riscostruirsi una quotidianità stravolta.
Quando anche solo una doccia può essere utopia,
Quando anche solo una tazza d'acqua fresca può voler dire chiedere molto,
Quando anche solo un momento di nostalgia può aprirti una voragine intorno,
Come si fa a parlare di capricci, di ricette, di riciclo, di autoproduzione, di alcunché???
Si deve ritornare -anzi ritrovare- la normalità, l'emergenza vera passa fortunosamente in fretta e nel giro di qualche dozzina di giorni bisogna ricostruirsi intorno piccole certezze, piccoli appigli, piccole routine cui aggrapparsi per vedere ed arrivare alla fine della giornata.
Soprattutto quando intorno si hanno bimbi ed anziani, così legati alle loro abitudini, cerchiamo di rendere i momenti come questi costruttivi e fruttiferi.
Qualche favola o storia vera raccontata sotto un tendone, un momento in cui condividere una tazza di caffè e un dolce... semplici ma non trascurabili attimi di normalità.

Alle volte capita di avere ospiti con intolleranze... seccante se i piatti collaudati che sapete fare sono con uova, latte e farine.
Questo dolce alternativo senza latte e derivati è ottimo e assolutamente goloso.
L'ho provato a casa di un'amica e subito ho fatto mia questa ricetta e spesso la ripropongo perché è un dolce non molto stucchevole.

INGREDIENTI
350 gr di farina 00
50 gr di fecola di patate
350 gr di zucchero semolato
2 limoni
3 uova
1/2 bicchiere di olio di semi
1 bustina di lievito per dolci
pan grattato
acqua
sale

Mescolate 200 gr di zucchero, la fecola e 1 uovo.
Aggiungete 1/2 litro d'acqua, il succo dei 2 limoni e la buccia (solo la parte gialla) di un limone.
Ponete sul fuoco e lasciate addensare.
Mescolate la farina, 150 gr di zucchero, la bustina di lievito, 2 uova, l'olio di semi, un pizzico di sale e la buccia del limone solitario.
Stendete la pasta in una teglia e cospargetela con una manciata di pan grattato, aggiungete la crema e infornate a 180°C per 30 minuti.