who am I?

La mia foto
Superabile in molti campi e per molti versi. Super Abile perchè quando mi ci metto pure io combino qualcosa di sfizioso

mercoledì 28 dicembre 2011

Bevi la cola che ti fa bene, bevi la cola che ti fa digerire!


Esistono cose che non ti aspetti...
una persona burbera che fa un gesto dolce e gentile...
un'imprevisto che poteva rovinarti la gironata, se non devastarti l'esistenza, che si trasforma in una magnifica possibilità...
un ingrediente particolare che rende un dolce speciale!
La amata-odiata bevanda alla Cola.
E' stata bandita dalla casa della giovine mammasuperabile per anni... relegata a bevanda di convalescenza in caso di gravi sindromi influenzali o al massimo a rifocillamento di ospiti inattesi.
Tuttaltra storia a casa del Marito(zzo) dove abbondano bevande gassate zuccherate almeno di 3 gusti senò si corre subito a far la spesa!
Ci sarà un motivo se da quando ci conosciamo lui è dimagrito 10 kg e io ingrassata altettanti!
In alcuni casi però la cola può essere valido aiuto lievitante contenendo di per sè zucchero e gas che rendono il dolce decisamente più soffice.


Mischiare in una terrina 240g di farina, mezzo cucchiaino scarso di sale, 250 g di zucchero, un cucchiaino scarso di lievito e mezzo cucchiaino di bicarbonato.
In un pentolino mettere 200 g di burro, 250 ml di cola, 30 g di cacao amaro e uno yogurt bianco.
Portare il composto a bollore sempre girando in modo che non si formino grumi, quindi togliere dal fuoco e versare lentamente, a filo, sul composto di farina girando vigorosamente.
Appena il composto è omogeneo unire due uova intere.
Versare nello stampo imburrato o coperto con carta forno e cuocere in forno preriscaldato a 180 gradi per circa 35-40 minuti.
Non stracuocetela, deve rimanere morbida e quasi cremosa all'interno.

Per la glassa: mettere in un pentolino su fuoco basso 100 gr di burro e 40 ml di cola, aspettare il bollore e versarvi dentro 3 cucchiai di cacao amaro e la punta di un cucchiaio di sale.
Togliere dal fuoco e girare bene, cominciando ad unire 200 gr di zucchero a velo.
Lavorare con una spatola o un cucchiaio finchè sarà liscia e setosa.
Versare la glassa tiepida  sulla torta appena esce dal forno.

Far raffreddare e servire.


La suocera d'oro nonnaMi si è leccata dita, baffi e basette... lei che non và pazza per i dolci!

Magica ricetta tratta da Araba Felice che sempre riserva soprese e magheggi incredibili.... ma come non siete ancora followers?
Da quando la conosco ho provato diverse sue ricette ed hanno avuto un successone!

venerdì 23 dicembre 2011

Pensiero per Natale, a regalare un libro non si sbaglia mai! 


Non esiste Veliero che come un Libro
Possa rapirci in Terre lontane
Né eleganti Destrieri che possano correre
e impennarsi come una Pagina di Poesia -
E' questo il Viaggio che persino il più povero
Potrà intraprendere senza il peso del Pedaggio -
Tanto è economica la Carrozza
Che trasporta l'anima degli Umani.
 
“Emily Dickinson”

mercoledì 21 dicembre 2011

Ma santiddio

Ma quante probabilità ci sono che in quel nanosecondo di distrazione in cui io e il Marito(zzo) mettevamo su una mensola in salotto, il Bagigio sia riuscito ad infilare un cacciavite nel buco del subwoofer?
So che poteva cavarsi un occhio, e per questo ingrazio il signore ogni minuto, ma santiddio... come diavolo faccio ora a tirarlo fuori?

sabato 17 dicembre 2011

Ma solo io?

E' normale per una donna saper fare benzina?
Evidentemente no visto che il benzinaio si è stupito dicendo che in 15 anni non l'aveva MAI visto fare a nessuna!

Vi delizio con questa canzone che oggi proprio non vuole uscire dalla mia testa


Tutta la mattina in ospedale a ballarla per i corridoi... sembravo più una paziente della neuro che un professionista sanitario ;P

giovedì 15 dicembre 2011

L'epilogo


Avete partecipato in 9...
  1. Ele
  2. Elena
  3. Slela
  4. Tata
  5. Micia
  6. Tiz
  7. Cristiane
  8. Laperla85
  9. Valentina
Ed ecco l'estrazione dei 6 libri:


4 Tata a cui abbino "La metà di niente" Catherine Dunne
1 Ele a cui abbino "Quel che il corpo ricorda" Shauna Singh Baldwin
3 Slela che ha scelto "Manuale di caccia e pesca per ragazze" Melissa Bank
8 Laperla85 a cui abbino "La masai bianca" Corinne Hofmann
7 Cristiane a cui abbino "Un'esca per l'assassino" Minette Walters
6 Tiz a cui abbino "Il Dio delle piccole cose" Arundhati Roy

Se però volete cambiare libro cerchiamo di venirci tutti civilmente incontro.

Mandatemi una mail con il vostro indirizzo così forse forse avrete un mio regalo sotto l'albero!!!

sabato 10 dicembre 2011

Vivi per un pelo

Eccomi, sono viva!
La nostra prima festa di compleanno VERA con bimbi urlanti e genitori uniti solo dalla comune scuola prolesca mi ha lasciato una bella gastroenterite come ricordo!
Emergo solo ora con il resto della famiglia indenne fortunatamente.
La cosa che in assoluto preferisco in questi casi è sedermi un po' in disparte e osservare con spirito scientifico il microcosmo che si crea in queste situazioni.
La madre fashionista che veste la figlia 2enne come se fossimo alla settimana della moda milanese.
Il padre che preferisce giocare alle costruzioni con i nani piuttosto che socializzare con gli adulti.
La mamma che risponde alla figlia "Vai a giocare e lasciami in pace 5 minuti a parlare con la mamma di Lucia".
Il nonno che custodisce gelosamente QUEI due palloncini per la nipotina che gioca e dissuade i nanetti dall'impossessarsi dell'ambito gonfiabile.
Il papà che ripete ossessivamente "E il tuo qual'è? Quanti anni ha? Sai perchè non conosco tutti i figli di tutti!"
Il Bagigio si è comportato egregiamente come sempre!
Fermo quando gli mettevano i piedi in teste, morbido quando si trattava di cedere un giochino per avvenuti termini di cessione e gioviale con tutti.
Alto come i "colleghi" 2enni avanzati lo si riconosceva per il passo ancora incerto in un mondo di grandi ed esperti corridori.
C'è da dire che spero che all'asilo non ci aspettino più di una festa simile al mese se no sai che stress!

domenica 4 dicembre 2011

Piatto ricco mi ci ficco


Ai giveaway ho partecipato una vagonata di volte e ne ho vinti parecchi...
Quindi un po' per mettere in pari il karma, un po' per ringraziare i miei 41 followers e un po' per festeggiare questo luogo virtuale che compie il suo primo genetliaco ho deciso di farne uno anch'io.
Le mezze misure non sono di casa qui, quindi 6 e dico 6 siore e siori premi.
E l'unico premio che mi sfizia e mai mi nausea è il libro.
Adottiamo un libro è il motto di questa mia... chi mi conosce sà a cosa mi riferisco, sono libri che andavano al macero e io li ho salvati, ripuliti, rifocillati, coccolati e ora li regalo come i cuccioli negli scatoloni sui marciapiedi.
Ora per partecipare dovete:
  • fornirmi numero di carta di credito completo di data di scadenza e CVV
  • mandarmi in busta chiusa il dito pollice destro del vostro primo figlio, in mancanza, del vostro animale di compagnia, in mancanza, del vostro orsetto di peluches, in mancanza, del vostro compagno di scuola di prima media, in mancanza, amputatevelo!
  • tatuarvi il banner sulla nuca, in caso di capelli fluenti sul polso dell'arto dominante
  • seguirmi ovunque quantunque e per sempre, come lettori fissi, su facebook, su twitter, per strada, al lavoro... dovete diventare i miei stalker!
Scherzi a parte regole non ce n'è, l'anarchia impera, l'unica cosa obbligatoria è commentare una e dico solo una volta (e non c'è neanche la parola di verifica quindi ci mette un nanosecondo).
Per il resto fate vobispostate, condividete, cinguettate, fischiettate... fate un po' come ve pare!
Avete tempo fino alla mezzanotte del 14 dicembre.
In tempi brevi l'estrazione così forse forse avete pure un mio dono sotto l'albero.
Ecco quindi i libri in oggetto con la loro sinossi.
Ho scelto storie di donne; dalla più ridanciana, alla più drammatica sono tutti racconti sul sesso non debole che riesce ad emerge dalle piccole difficoltà di ogni giorno e dai grandi problemi della vita.


"La metà di niente" Catherine Dunne
Una mattina come tante nella cucina in disordine, nell'aria pungente di una Dublino ancora addormentata. Una mattina come altre quella in cui Ben decide di dire addio alla moglie Rose, ai suoi tre figli e a vent'anni di vita assieme. Rose non parla, non reagisce, non sa nemmeno cosa provare. Con questa scena si apre "La metà di niente", il felice romanzo d'esordio di Catherine Dunne, il diario lucido e drammatico di una donna che, di punto in bianco, si trova sola, senza soldi e con una famiglia da mantenere. Come in un album di fotografie, la nuova vita di Rose si alterna a flashback della vita passata, dei suoi sogni giovanili, delle sue illusioni romantiche sul matrimonio. Ma tra lacrime e disperazione, tra rabbia e sensi di colpa, Rose diventa forte.
"Quel che il corpo ricorda" Shauna Singh Baldwin
Punjab, 1937. Quando la giovanissima Roop, un'adolescente graziosa e vivace, che vive con il padre in una dignitosa povertà, nella trepidante attesa del matrimonio, apprende che sposerà in seconde nozze il ricco ingegnere Sardarij, è pervasa da un'intensa felicità. Spera di trovare nella prima moglie, ormai quarantenne e senza figli, Satya, una sorella. Ma la realtà che l'attende è ben diversa.
"La masai bianca" Corinne Hofmann
Corinne è una giovane donna con una famiglia, una boutique avviata, dei progetti e un fidanzato. Con lui decide di trascorrere una vacanza in Kenya. Ma l'incontro con Lketinga, un guerriero masai, cambierà la sua vita per sempre. I due non hanno nulla in comune, si capiscono a stento. Eppure, senza esitare, Corinne abbandona tutto e si trasferisce in quella che per quattro anni sarà la sua nuova patria. Oggi Corinne Hoffmann vive in Svizzera con Napirai, la figlia che ha avuto la Lketinga.
"Un'esca per l'assassino" Minette Walters
Nella più tradizionale delle ambientazioni del mystery, la campagna inglese, avviene un omicidio che scuote una piccola e apparentemente tranquilla comunità. Una anziana signora e la sua badante vengono assassinate. È incolpato Patrick, giovane nullafacente con qualche conto in sospeso con la giustizia e una difficile situazione familiare. Le prove sono schiaccianti: le sue impronte sono dovunque, sua è l'arma del delitto e, grazie a una misteriosa soffiata, vengono ritrovati anche dei gioielli della defunta in casa sua. Tutto molto semplice, forse troppo. Così la giovane Siobhan, sua vicina e irlandese come lui, decide di far chiarezza in una vicenda che mostra subito un risvolto sociale. Patrick fa parte della comunità irlandese del villaggio, malvista da tutti. La sua incriminazione risulta così troppo comoda. E infatti la verità svelerà un nido di vipere dietro l'apparente tranquillità del villaggio.
"Manuale di caccia e pesca per ragazze" Melissa Bank
Ci sono donne che dimostrano un talento istintivo nel prendere all'amo gli uomini e altre che hanno bisogno di lezioni per lanciare la lenza e per sapere che cosa fare quando il pesce abbocca. E' il caso di Jane, la protagonista di questo libro, che da adolescente spia il fratello e la sua disinvolta fidanzata nella casa al mare, e da donna adulta si scopre a cercare in un manuale le risposte che ancora non conosce sull'arte della seduzione. Jane scopre progressivamente l'amore, il sesso e la complessità dei rapporti umani, imparando da "esperta principiante" che c'è un momento per cacciare e uno ben preciso per farsi inseguire.
 "Il Dio delle piccole cose" Arundhati Roy
"Il dio delle piccole cose" narra la vicenda di una donna che lascia il marito violento e torna a casa con i suoi due bambini, i gemelli Estha e Rahel, maschio e femmina. Ma nell'India meridionale dei tardi anni Sessanta, una donna divorziata come Ammu si ritrova priva di una posizione sociale riconosciuta; a maggior ragione se commette l'errore imperdonabile di innamorarsi di un paria. Non è dunque una vita facile quella toccata ai due gemelli, legati nel profondo da "un'unica anima siamese". Attraverso lo sguardo di Estha e Rahel, prende forma la storia di un grande amore, in cui si riflette il tema universale dei sentimenti in conflitto con le convenzioni.

venerdì 2 dicembre 2011

Cupcakes al caffè con cuore fondente e glassa al burro

Il marito(zzo) continua a non voler separasi dalle merendine confezionate.
Come scusa adduce che le torte caserecce sono poco sfiziose e ciocconesquiccose...
La soluzione è stordirlo con una piccola bomba cioccolatosa ma almeno scevra di conservanti ;P

Per 12 cupcake
250 gr di farina
150 gr di zucchero semolato
1 bustina di lievito per dolci
1 pizzico di bicarbonato
1 bustina di Vanillina
40 gr di olio d'oliva
150 ml di caffè amaro
100 ml di latte
1 yogurt bianco o al caffè
2 uova
12 quadrati di cioccolata fondente

Per la glassa al burro di 12 cupcake
80 gr burro
160 zucchero a velo
latte qb

Preparazione
Preriscaldate il forno statico sui 175°C
Amalgamate in una terrina tutti gli ingredienti liquidi (olio, caffè, latte, uova e yogurt).
In  un'altro recipiente più capiente mescolate gli ingredienti secchi (farina, zucchero, lievito, vanillina e bicarbonato).
A questo punto unite il liquido al solido fino ad ottenere un composto liscio.
Disponete i pirottini nelle formine da muffin-cupcake e adagiate un cucchiaio abbondante di composto sul fondo; appoggiate un cubetto di cioccolato e riempite i pirottini fino a 3/4.
Infornate per circa 20 minuti o comunque sino a cottura completa.
Nel frattempo lavorate il burro morbido e lo zucchero a velo sino ad ottenere una bella glassa liscia e lucida aggiungendo eventualmente qualche goccia di latte se il composto dovesse risultare troppo denso.
Quando i cupcake saranno tiepidi guarniteli con la glassa.
Per ottenere un perfetto cuore fondente riscaldateli 10 secondi nel microonde a 700 watt.



Questo post partecipa al concorso di "Arabafelice in cucina"

martedì 29 novembre 2011

Scrocconi si nasce e modestamente ci naquimo

La cosa meno grave che può succedere a due mamme con un totale di tre figli per annata (2009-2010-2011) in un supermercato affollato è che uno dei nani cada rovinosamente a terra procurandosi una leggera contusione alla capoccia.
Se questo comporta ricevere in regalo una crocchetta di patate e una bella fetta di prosciutto cotto da domani si pranza al super!
Prezzo modico... un bernoccolo!

lunedì 28 novembre 2011

Pirati della strada - L'epilogo

Se non ci si fa male durante un'incidente non c'è omissione di soccorso... se non c'è danno non c'è reato: non esiste la "potenziale omissione di soccorso" anche se c'è stato un "potenziale danno".
Abbandonare il luogo dell'incidente senza rilasciare le proprie generalità comporta una sanzione amministrativa di circa 80 euro.
Morale della favola?
Fino a che non succede qualcosa di grave questi pazzi scatenati scorrazzano liberi per le nostre strade!

lunedì 21 novembre 2011

Paura e pirati della strada

Non so ancora come trovo la forza di raccontare questa mia terribile esperienza.
Mi tremano le mani al solo ricordo.
Stavo tornando dal lavoro alle 20.32 e su di una strada a tripla corsia per senso di marcia, mentre mi trovavo su quella di sinistra, si avvicina a grande velocità un'auto.
Distanza di sicurezza inesistente, inizia a sfarfallare con gli abbaglianti per chiedermi il passo ma 150 metri più avanti c'è un semaforo rosso e decido di non spostarmi sulla corsia di destra.
La reazione dell'altro automobilista è stata un rapido sorpasso a destra per finire con il tagliarmi la strada.
Le macchine si sono toccate, ho sterzato per minimizzare l'impatto e ho urlato a perdifiato.
Il pirata della strada ha quindi cambiato rapidamente corsia finendo all'estrema destra così da non dover fermarsi al semaforo, approfittando della svolta a destra continua, perdendosi nel traffico cittadino.
Il danno all'auto è minimo, un lungo segno verde, dato dalla vernice dell'altra macchina, sulla angolo anteriore destro della mia vettura.
Nessuna conseguenza per la mia salute se non un grosso spavento...
Non posso pensare di vivere in un mondo dove per non aver ceduto il passo rischio la vita.
Sullo spartitraffico ci sono alberi e pali della luce... una mia manovra troppo decisa avrebbe potuto far finire il tutto in tragedia.
E non oso pensare alla possibilità che il Bagigio potesse essere in auto con me!
Nella concitazione di quegli attimi sono riuscita solo parzialmente a identificare modello dell'auto, colore e una parte della targa.
Ho segnalato già il tutto al 112 e domani andrò formalmente a sporgere denuncia...
Questo genere di persone vanno fermate: dopo un gesto del genere bisogna togliergli la patente A VITA!

sabato 19 novembre 2011

Ora basta

E' tempo di sfoltire e sfrondare.
Mi sento appesantita... dai chili, dalle cose, dalle persone, dalle situazioni...
Inizio da un bel taglio di capelli che mi riporta indietro di 10 anni e inizio a svuotare la casa di regali non graditi e da vecchiume.
Vado in banca e ritratto il mutuo che da un rapido giro sulla rete mi costa 200 euro più del dovuto.
Tolgo il telefono fisso in casa e mi tengo solo l'ADSL.
Tagliare, chiudere, buttare, ...
Non è decerscita: è stufa!

lunedì 14 novembre 2011

Mamme più esperte

Non ho ben capito una cosa...
ma la primavera della scuola materna che parte dai 2 anni tiene sempre e solo i bimbi fino alle 12?
Ma chi è che lavora fino a mezzogiorno e poi sta a csa?
Solo una piccola parte di noi mamme lavoratrici... e chi me lo va a prendere che io, nel migliore dei casi, finisco di lavorare alle 14?
Urge informazione precisa in loco!

mercoledì 9 novembre 2011

Al centro commerciale

Son al deposito carrelli e sto prendendone uno per fare un rapido giro nel mega super iper centro commerciale insieme a Bagigio e NonnaMi (supersuocera).
Mi avvicino e c'è una distinta signora sui 60 anni con un carrello che neanche a Sarajevo prima di un bombardamento facevano scorte di queste proporzioni che si guarda in giro seccata.
Solo per un istante i nostri sguardi s'incrociano e si sente autorizzata ad attaccar bottone...
"No perchè sà mi han appena rubato la macchina..."
Con sguardo compassionevole le porgo il mio aiuto sotto forma di domanda e di proposta
"Cavolo signora, posso esserle d'aiuto in qualche modo? A bisogno che le presti il cellulare per contattare qualcuno?"
"Si grazie molte signora, le sono molto riconoscente... Chiamo la polizia!"
E inizia la telefonata descrivendo fatti, luoghi e modalità...
Mentre è al mio telefono con le forze dell'ordine si avvicina un distinto signore sui 60 anni e le fa
"La macchina è al piano inferiore!"
"Eeeh? Come? Ah- rivolta alla polizia- trovata trovata trovata trovata trovata!"
Mette giù e ringraziandomi nuovamente mi fa...
"Sà questi livelli del parcheggio multipiano sono tutti uguali!"



Morale della favola: Non sono la più svampita in circolazione!


Possibili risvolti: Telefonata di "procurato allarme" partita dal mio telefono.

domenica 6 novembre 2011

Mi son sempre dimenticata di dirvi quanto sia carina e semplice da riprodurre la maglia da me vinta su "Evoluzione di mamma".
E' di un tessuto leggero e un po' elastico e ha due buchi che segnano il punto vita... si ringrazia la ZiaIa per la posa da modella.


Fashionista la versione di Mamma out-out con la cintura che segna ancor più il punto vita!


sabato 5 novembre 2011

Anch'io ho abolito la parola di verifica!

Il tempo è tiranno in questo terzo millennio!
Alle volte vorrei lasciare tanti tanti commenti in giro ma i browser e i pc che uso non sono sempre snelli e veloci nella connessione... inserire la parola di verifica quindi duplica il tempo che ci metto a commentare lasciandomene meno per leggere altra cose interessanti.
Ho quindi deciso già da un po' di toglierla dal mio blog!
Da allora non ho mai ricevuto commenti strani o inopportuni di spam o affini.
Per toglierla basta andare su
Blogger -> Impostazioni -> Commenti -> Mostra la verifica parole per i commenti? -> No



domenica 30 ottobre 2011

"Primavera in Borgogna" di Luca Terenzoni

Una lettura piacevole e scorrevole; adatto ad un pomeriggio di inedia invernale attendendo il tepore di una bella stagione francese.
Qui c'è di tutto... delusione, ambizione, bugie, crimine, vino, amore, paesaggi suggestivi, suspence... certamente non ci si annoia.
La trama è a tratti poco verosimile... chi dopo 14 anni di fidanzamento vine lasciato sull'altare e si licenzia per andare in un paese straniero a svolgere un lavoro di cui non conosce le specifiche se non come appassionato somelier?
Ciò non distoglie tuttavia dalla godibilità di un opera minuziosa nelle descrizioni ma non pesante e prolissa.
I personaggi sono ben delineati e instraurano subito un feeling epidermico con il lettore; forse il loro comportamento è, in alcune situazioni, non molto coerente alla loro condotta ma per esigenze di plot si piega al volere dell'autore.
Penso che come opera prima sia nel complesso un buon lavoro, che lascia ancora margini di miglioramento, ma che risulta comunque già fruibile ad un pubblico che ama mescolare le descrizioni di bei paesaggi a qualche notta gialla.


Ringrazio "The books box" che mi ha permesso di conoscere questo libro.

venerdì 28 ottobre 2011

Fantozzi e i Friulani

Antefatto:

Paolo Villaggio: "Gente alcolizzata e con l’alito pesante. Bevete troppo, perciò non sapete parlare la lingua italiana"


Caro Paolo Villaggio..Il friulano (quello autentico) è nato in posti ripidi perciò ha molto equilibrio. Difficilmente si lascia andare a enfasi sonore o entusiasmi sboccati. Aspetta, studia, non si sbilancia. Pratica l' attesa del cacciatore alla posta. Il friulano è come la torre di Pisa, si piega ma non crolla. È difficile abbattere i friulani. Ci hanno provato guerre, miserie, terremoti, alluvi...oni, frane, e inverni da castigo. Niente da fare, friulano non lo stendi. Fisicamente è vulnerabile come tutti, moralmente no. Moralmente il friulano è fatto di ghisa, e guarda al futuro con cautela. Sa che il futuro è un tempo nel quale dorme l' ignoto. Per questo fa progetti a breve termine. Nasce ogni mattina. E ogni mattina riparte da zero. O meglio, da quello che resta.Gran lavoratore ma pure irriducibile gaudente, il friulano gusta la vita ogni minuto libero. Amante della buona compagnia e del buon bicchiere, instancabile conversatore d' osteria, quando c' è da por mano al lavoro si trasforma in caterpillar. E tace. Sul lavoro si rusca, niente ciacole.Il friulano ha senso dell' amicizia. La generositàè il suo pane. Altruista fino al sacrifico, quando occorre è in prima linea. Affidabile e generoso, il friulano è un vero amico. Ma, ahimè, è pure orgoglioso. Il che non guasterebbe in misura giusta. Ma purtroppo il friulano non ha il senso della misura. Almeno nell' orgoglio. Basta una frase per capire tutto: «E fasìn di bessói», dicono (facciamo da soli). Questo far da soli gli ha tirato addosso un sacco di stima da parte del mondo e pure una solida reputazione. E un sacco di fatiche inutili che poteva risparmiarsi.Ma il friulano non teme la fatica, anzi, più ne fa più si vanta. È un duro dal cuore buono. Nelle più tragiche disgrazie rimane di pietra. Trattiene il pianto come se piangere fosse uno sfogo da donnette. Ama la sua patria (la patrie dal Friûl) come nessuno. È convinto, e qui torna l' orgoglio, che sia la più bella, nobile, forte, onesta e unica patria al mondo.Gran gente i friulani. Hanno una nobiltà di spirito altera, accompagnata da una fierezza quasi ingenua. Per questo il loro smisurato orgoglio non risulta antipatico bensì qualcosa da ammirare.Sottoposto a un voto, il friulano piglierebbe nove...

mercoledì 26 ottobre 2011

Doctor Jekyll and Mister Hyde

Ma è mai possbile che mio figlio abbia 2 personalità?
Non è sicuramente un bimbo diffcile... anzi è fin troppo sveglio!
Quando siamo fuori si trasforma nel pupo modello!!!
Alla nostra prima festa di compleanno con tanto di bimbi amichetti del festeggiato in un pot-pourri di età e interessi Lui ha passato 1 ORA a disegnare con le matite e a guardare rapito gli altri giocare... a casa alle volte servirebbe un dardo anestetizzante per avere 1 MINUTO di autonomia!

lunedì 24 ottobre 2011

Coppetta mestruale

Chiunque comperi pannolini lavabili sul web alla fine incappa in questi oggetti misteriosi.
Per la sua dimensione suscita sempre un po' di preoccupazione e di ilarità... la sua forma non lo rende ambito oggetto di design... ma un motivo se in molti ne parlano bene deve pur esserci!?!
La coppetta mestruale, di varie marche, forme e dimensioni, è sostanzialmente un piccolo serbatoio che permette di raccogliere il flusso mestruale prima della sua fuoriuscita dalla vagina.
Svolge la stessa funzione di un assorbente interno ma con il vantaggio di aver a contatto con le pareti del canale solamente del silicone pulito.
Il flusso infatti va a raccogliersi in questa "campana" e, salvo capriole, resta lì sino allo svuotamento della coppetta.
In rete, con una semplice ricerca, è facile imbattersi in mille spiegazioni e pareri quindi non mi dilungo molto sul funzionamento ma faccio solamente una mia personalissima "recensione".
Il prezzo è allettante; si può anche fare un tentativo di acquisto spendendo una trentina di euro e se poi non ci si trova non è stato proprio proprio uno svenarsi!
Se invece la si utilizza nel giro di una mezza dozzina di cicli si ammortizza tranquillamente il costo.
Se, come me e il Bagigio, si ha la pelle irritabile che mal sopporta la plastica e lo sfregamento dovuto al camminare è una soluzione sicuramente vantaggiosa... se posizionata correttamente veramente la si può dimenticare.
Dal punto di vista igienico la trovo una soluzione assolutamente salubre!
Previa disinfezione precauzionale, nonostante la vagina sia notoriamente un ambiente non sterile (tutte sappiamo come una cura antibiotica aggressiva possa modificare la flora batterica con conseguenze sicuramente fastidiose), ovviamente.
Se si riflette un attimo e se si conosce la realtà ospedaliera di gestione di pazienti allettati si scopre come ogni tipo di secrezione e fluido venga più igienicamente raccolto "alla sorgente" senza aspettare la sua naturale fuoriuscita... cateteri vescicali, aspirazione di muco e secrezioni e addirittura un costosissimo presidio che consiste in un luuuungo tubo di silicone che ancorato in ampolla rettale permette direttamente alle feci di venire stoccate senza essere esposte all'aria sono solo alcuni esempi.
L'unica mia perplessità deriva dall'eventualità di mantenere a lungo la posizione sdraiata.
In tal caso la coppetta riversa il suo contenuto nuovamente in vagina, quindi personalmente la svuota sempre prima di coricarmi anche solo per un pisolino... durante il sonno ho comunque notato come assorbenti e coppetta siano quasi intonsi salvo poi sfruttare tutto il loro potere quando ci si alza in piedi e la gravità permette il fisiologico svuotamento del flusso.
Se correttamente posizionata ha una tenuta perfetta tant'è che io uso, solo per precauzione ed infatti non ho mai dovuto trattarli pre-lavaggio, dei proteggi slip lavabili di cotone... addio bellissima e costosa biancheria rovinata da una frenetica ricerca del bianco prefetto.
Non nego che nei primi -diciamo 2?- cicli ho avuto qualche intoppo nell'esecuzione della manovra di posizionamento che risultava lunga e difficilmente attuabile in ambiente non controllato (vedi fuori casa).
Dal punto di vista ecologico il vantaggio è evidente... diminuzione dei rifiuti secchi non riciclabili a favore di un oggetto che, ammesso e non concesso che il silicone non si possa recuperare in alcun modo, ha un volume sicuramente minore.
Non ultimo vantaggio è la sostanziale scomparsa di odore, sopratutto in estate, dovuto al ristagno del flusso nell'assorbente.
Dopo averla provata l'ho consigliata già a 4 donne che si sono dichiarate tutte entusiaste e soddisfattissime.
Se poi volete farvi due risate rivedetevi il video de "la Lucianina" con Fazio che maltratta questa "mia amica"... se avesse il coraggio di attentare alla sua Jolanda con quest'oggetto son sicura che non lo lascerebbe più!

martedì 18 ottobre 2011

Sacco nanna

I primi freddi sono ormai ufficialmente arrivati e quale regalo più adatto per una neo-mamma e il suo ranocchietto di un sacco nanna caldo-caldo?
Di questo semplicissimo progetto ne avevo già parlato ma non gusata mai riproporlo.
Il sito di riferimento è Kallou, dove trovate le spiegazioni in inglese e francese.
E' bastato un plaid da 4 euro, un bordino fantasia e un rimasuglio di nastro regalo in raso verde per fare un figurone!
Mamma, papà e pargolo hanno gradito... un regalo diverso dal solito completino impersonale e dall'abusato peluches che s'impolvera sulle mensole.





venerdì 14 ottobre 2011

Non le tolleriamo

Un piccolo ricettacolo di frasi da dire a una neomamma... si ma per farla inca77are!
                  1. "La mamma non vuole"
Si perché se quella scassa balle ti lasciasse fare tutto quello che vuoi la casa tua e altrui sarebbe un porcile, meglio farti fare quello che vuoi tiranneggiandoci.
                  2. "Mamma brutta che fa arrabbiare il bimbo"Cattiva cattiva e brutta la mamma che sgrida il piccolo... molto meglio avere un Attila in famiglia.
                  3. "E' colpa tua se..."
Nessuno ha colpe... tranne quella di rompere le togne!

martedì 11 ottobre 2011

Banco lib(e)ro


Vi avevo già accennato una situazione spiacevole per noi amanti dei libri... pensare che alcuni volumi donati alle biblioteche vengano mandati al macero perchè già presenti sugli scaffali stringe il cuore.
Questo non succede però a Udine in via Chisiamio 40.
La lodevole iniziativa è promossa dalla Casa dell'Immacolata di Don Emilio De Roja e dalla biblioteca Civica "Joppi".
"Banco lib(e)ro" è basato sul libero scambio e sul recupero delle risorse; raccoglie libri, enciclopedie, dizionari, riviste e materiali multimediali mettendoli a disposizione gratuitamente.
Il magazzino è gestito dai ragazzi immigrati ospiti presso la Casa dell'Immacolata, dai profughi assistiti dal Progetto Efraim – Rifugio diffuso friulano, a cura dell’associazione Nuovi cittadini di Udine, e da un gruppo di volontari, con il supporto tecnico della biblioteca Civica “V. Joppi” e della Biblioteca del quartiere ”Rizzi-S.Domenico”.
"Banco lib(e)ro" è aperto
lunedì                                                       17.00-19.00
mercoledì                      10.00-12.00              17.00-19.00
venerdì                                                     17.00-19.00

Li trovate anche su Facebook!



sabato 8 ottobre 2011

Assistenti sociali

Ci sono cose che non tollero, molte a dir la verità...
Soprattutto non posso tollerare che nel 21esimo secolo ci siano genitori che non legano i figli in auto e che devono sottoporli ad un intervento di riduzione di frattura di femore!
Non posso neanche concepire che esistano ancora bambini malnutriti: se sei vegano al giorno d'oggi devi sapere come integrare le proteine nella dieta di tuo figlio... non può esistere un bambino rachitico con danni ossei evidenti da carenza di esposizione al sole e di vitamina D!
Da quando sono diventata mamma tollero ancora meno.
Meriterebbero che gli tolgano la patria potestà?
Sicuramente un giro di assistenti sociali ci starebbe tutto!!!

martedì 4 ottobre 2011

"Shopping con Jane Austen" di Laurie Viera Ricler

Ci sono poche cose care nella vita di una donna appassionata di libri... una di queste è Jane Austen!
Nun me la toccate che divento 'na bestia!!!
Ora immaginate di essere una trentenne austeniana statunitense che trova rifugio dalla fatica di una vita ordinaria in "O&P" e che viene magicamente catapultata nella reggenza inglese contemporanea all'idolatrata autrice e avrete l'ingrediente base del libro.
Carino, spensierato, forse non molto esplicativo del perchè e del percome la protagonista sia arrivata sino lì ma direi che è un dettaglio su cui si può tuttavia soprassedere!
Lo stile è fresco e scorrevole, le descrizioni di vesti, abitudini e usi ricercata e precisa.
Ci fa anche un po' riflettere sull'emancipazione della donna e sulla sua possibilità di scelta.
Un libro che le appassinate della Austen ameranno più per l'intento che per la sostanza ma che saprà sicuramente far sorridere e avvicinare a questa pietra miliare le neofite adolescenti che vanno giudate con acquisti e regali mirati.


Si ringrazia Reading at Tiffany's per il bel libro ricevuto in regalo.

venerdì 30 settembre 2011

Perché?!?

Vorrei tanto sapere perché mio figlio ha raggiunto un'altezza tale che gli permette di arrivare al ripiano dei mobili in salotto!
Vorrei tanto sapere perché ha una passione insana per lo scovolino del water brandendolo come fosse lo scettro del potere!
Vorrei tanto sapere perché svuota tuuuuutti gli armadi di salotto e cucina portandomi una a una le cose ivi contenute!
Vorrei tanto sapere perché lo attira insanamente il caminetto e la sua porta che tra un mesetto porterà indelebili le sue impronti digitali avendo una temperatura di un triliardo di gradi!
Vorrei tanto sapere perché ho fatto un figlio! Quel giorno non potevo fare una torta che la mangiavo ed era finita?!? (citazione della mia meganonna)
Scherzi a parte alle volte non vedo l'ora di andare al lavoro per staccare un pochino... ma come diavolo fanno le madri full time?
La natura è furba e ha fatto questi piccini carini e coccolosi così gli perdoniamo tutto anche se alle volte altro che respirazione yoga, ci vorrebbe un bolo endovena di diazepam per calmarmi!


mercoledì 28 settembre 2011

"Ombra di velluto" di Lyna Ring

Pensavate che il filone di storie di vampiri fosse esaurito o comunque ormai ridotto a fenomeno del passato?
E invece no!
Di libri dalle atmosfere cupe e dai colori bianco-rosso-nero (pallore-sangue-notte) l'editoria continua a sfornarle a iosa.
Ed ecco un'altro volume che si affianca al genere con uno stile piacevole e scorrevole.
Infatti le righe scorrono veloci sotto gli occhi trascinandovi nel classico scenario: giovane ragazza fa ammattire vecchio vampiro ormai immemore di sentimenti quale amore e compassione.
Se la minestra sembra sempre la solita e solo riscaldata, vi sbagliate!
L'autrice ha saputo creare un universo parallelo di vampiri che si affaccia solo parzialmente sul versante degli umani... le radici per una saga sono piantate; ancora molti i retroscena da spiegare e le nebbie da diradare intorno a meccanismi tuttora ignoti.
E poi, che ve lo dico a fà, ci sono il solito bel vampiro (pure mutaforma a dirla tutta) tenebroso e la giovane un po' ribelle ed impacciata.
Un buon libro per chi ama questo genere!


Sentiti ringraziamenti a "The book-lover" per la possibilità di leggere quest'opera!

martedì 27 settembre 2011

Gente della notte

La notte è più bello, si vive meglio,
per chi fino alle 5 non conosce sbadiglio...
No, il Bagigio ci lascia relativamente dormire, per il suo nostro bene!
La novità è che ho riniziato la turnistica sulle 24 ore!!!
Non sarei stata obbligata ma, così, tolta la notte di guardia e una dormitina la mattina mentre il pupo sta da quella santa donna di mia suocera, abbiamo 3 giorni per stare insieme; in caso contrario lavorerei 3 giorni di fila... e poi a dirla tutta mi pagano pure qualcosa di più, che schifo non fa!
Lavorare di notte poi mi è sempre piaciuto come lavorare nei festivi...
in teoria il ritmo è meno serrato e si può fare un giretto per i corridoi sentendo solo il rumore dei propri passi...
le distanze sembrano annullarsi senza tutto quell'affolarsi di colleghi e pazienti...
se il lavoro richiede una visita in un'altro reparto si scambiano due parole di cortesia e magati scappa pure un caffè salva-abbiocco!
e tutto è più tranquillo tutto è vicino
e non esiste traffico e non c'è casino
almeno quello brutto, quello che stressa,
la gente della notte sempre la stessa
ci si conosce tutti come in un paese,
sempre le stesse facce mese dopo mese
e il giorno cambia leggi e cambia governi
e passano le estati e passano gli inverni,
la gente della notte sopravvive sempre
Ora però sono le 4.33 e la fatica e l'inedia da poco lavoro inizia a farsi sentire... chissà il cucciolone che combina con il Papo... ho le tette che hanno 15 atmosfere di pressione anche se gli ho fatto fare uno spuntino extra prima di partire...
Domani mattina alle 7.00 quando smonto mi faccio il prelievo di controllo per la donazione del sangue cordonale e poi dritta a casa a nanna, non dopo una colazione a base di latte di mucca e cornflackes per me e latte di mamma e biscotti per il Bagigio.



Mi chiamo Jovanotti Superabile e faccio il deejay la mamma,
non vado mai a dormire prima delle sei.

I'm a Survivor

Siamo sopravvissuti!
Siamo sopravvissuti a un volo di andata.
Siamo sopravvissuti a un paio di giorni di sgagazzamento che ha lasciato indenne il ghiovine virgulto familiare.
Siamo sopravvissuti a 14 giorni di intenso egeo azzuro.
Siamo sopravvissuti a dislivelli del 30% che il passeggino era più 'na tortura che un aiuto.
Siamo sopravvissuti all'inappetenza di assestamento da distrazione con 50 commensali allo stato brado di fronte al buffet.
Siamo sopravvissuti ad un vento che ti portava via di triestina memoria.
Siamo sopravvissuti alle emicranie plurime che se non c'avessimo sempre appresso tutto il necessarie avremmo sperimentato il sistema sanitario nazionale greco.
Siamo sopravvissuti a un volo di ritorno.
Siamo sopravvissuti a un giro di parentado con forza centripeta tendente allo smodato.
Siamo sopravvissuti al riabituare il nano malefico a dormire in solitudine perfetta (compreso vomito incoercibile da pianto spasmodico).
Insomma siamo sopravvissuti e siamo qui pronti ad un nuovo entusiasmante autunno!

venerdì 2 settembre 2011

Wake me up when September ends

Frigo staccato...
Congelatore sbrinato...
Gas chiuso...
Valigie fatte...
Ansia alle stelle!!!

Si parte per la prima lunga vacanza in 3!

Connessione alberghiera permettendo ci si vede altrimenti "Wake me up when September ends"

Il curriculum emotivo-lavorativo

Eccoci all'ultima tappa della Caccia al Tesoro di Mamma felice!
Ed ecco il mio Curriculum Vitae:
  • titoli di studio conseguito a pieni voti a dimostrazione che quando uno s'impegna arriva dove vuole, magari però perdendo di vista altre cose come la forma fisica ma vabbhè!
  • capacità obiettive di analisi di situazioni critiche e problem solving spiccato con ampio uso di pensiero laterale... vedi a casa e al lavoro come ti risolvo guazzabugli in poche mosse arrivando alle soluzioni più impensate... manca una persona in turno e incastriamo magicamente il lavoro o manca di tutto in frigo e imbastiamo magicamente una cena.
  • estrema facilità ad attaccarsi alle persone e all'ambiente lavorativo anche se frequentato per brevi periodi e dichiaratamente mal tollerato per orari-mansioni-carichi di lavoro
  • disposta a frequenti meeting extra-aziendali al di fuori dell'orario di lavoro ove fare il punto della situazione e finire la serata ben "impuntati"
  • conoscenza dell'inglese marcata anche se non prettamente scolastica




domenica 28 agosto 2011

CaT Sogni e Desideri: Realizzare un desiderio

Il desiderio che vorrei realizzare è avere altri figli!
Per realizzarlo mi prefiggo di:
  1. fare la visita ginecologica annuale chiedendo con precisione quali rischi e quali accortezze siano d'obbligo dopo un cesareo e una gestosi;
  2. fare una visita ematologica per avere un secondo parere sulla sindrome di Hellp e le future gravidanze;
  3. dimagrire almeno una decina di kg entro un anno così che il fisico non ne esca troppo provato;
  4. educare il Bagigio come un essere umano e non come 'na bestia così forse il Marito(zzo) si fa convincere ad ampliare la famiglia in tempi brevi!


Ecco un'altra tappa della Caccia al Tesoro di Mamma felice

venerdì 19 agosto 2011

Bambola waldorf - l'epilogo

Il tempo mi sfugge tra le dita come calda sabbia estiva...
E' ormai circa un mesetto abbondante che il Bagigio si addormenta abbarbicato al suo bambolotto.
All'inizio c'è stata una fase di muto studio a distanza.
Per un paio di giorni lo ha trascinato per casa ma senza capire bene il da farsi.
Tempo una settimana è il tatone è entrato a tutto diritto nei nostri riti pre-nanna... infilare le sue ditine grassocce tra i capelli morbidi e arruffati è un calmante istantaneo!
Ciò mi ricorda la "fissa" che avevo io da piccina... ognuno di noi ha avuto dei riti o gesti che avevano il potere subitaneo di rilassarci.
Io ho bevuto il biberon sin ad un'età imbarazzante... la 3° elementare ha segnato il definitivo distacco dalla "Ciuccia" quindi ancora serbo tenero ricordo del rito mattutino!
Allora, mentre si sgargarozzavo il latte, mi massaggiavo il lobo dell'orecchio tenendolo tra indice e pollice sino a scaldarlo per bene... a quel punto cambiavo orecchio e alternavo sino allo svuotamento del biberon.
Chissà i nostri figli che strane abitudini hanno?!?
Ma ritornando a noi... alla fine il lavoro non è stato impossibile... è bastato fissare i capelli al cranio della bambola e, una volta delineato il contorno dell'ovale, puntare 3 spilli per identificare occhi e bocca.



Non potevamo lasciarlo a lungo ignudo, anche se il caldo sarebbe una perfetta scusante, e quindi gli abbiamo confezionato al volo un completino riciclando una vecchia t-shirt.



Ora è un nuovo compagno di gioco ma più che altro un compagno di nanna...
Mettiamola così (vista la assoluta non necessità di oggetti transizionali di mio figlio) non è nemmeno condizione necessaria o sufficiente... se c'è bene altrimenti una buona tettata e si risolve tutto!

mercoledì 17 agosto 2011

Pay it forward

Un giorno passeggiando nella blogosfera mi imbatto in "Crea, fantastica, gioca con arte" che promuoveva quest'interessante maratona di regali.
Chi lascia tra i primi il commento si vince un pensiero dal blogger che partecipa.
Basta poi mandare una creazione fatta con le proprie manine ai primi 3 commentatori e al blog di cui hai scelto di commentare il post.
Ovviamente si riceve qualcosa solo se si pubblica a propria volta l'iniziativa sui propri canali.
I tempi sono ovviamente biblici... 365 giorni di tempo per preparare e spedire il tutto!
Con piacere partecipo pentendomi già amaramente perché dovrò inventarmi qualcosa di "super-abile" da propinarvi... prima però vediamo chi partecipa così da capire il mio target!


Ricapitolando:
- le prime 3 persone che commentano riceveranno entro l'anno un regalo;
- in cambio dovranno scrivere un post analogo e a loro volta mandarmi una loro creazione.

lunedì 15 agosto 2011

"Love factor" di Mathilde Bonetti

Chiunque da giovane ha sognato una piccola carriera nel mondo della musica o del ballo.
All'esordio c'era "Lo zecchino d'oro", passando per le adolescenti lolite di "Non è la Rai", arrivando ai moderni "Amici" e "X-factor" non dimenticando fenomeni meno noti come "Pop-star".
La fama, la voglia di affermarsi ma soprattutto la sensazione di sentirsi realizzati e completi nell'atto di esibirsi guidano Estella nella sua esperienza di cantante e partecipante a questo talent-show.
Incontrerà persone di ogni tipo: approfittatori, gatte morte, amici, arrivisti e anche l'amore.
In perenne conflitto con il padre che la vuole più "terrena" e meno aggrappata ai sogni riuscirà, come è d'obbligo nei migliori happy-ending, a realizzare il suo ideale di gloria anche se in maniera non convenzionale.
Una lettura piacevole e scorrevole, probabilmente adatta ad un pubblico prettamente adolescenziale poiché noi adulti perdiamo velocemente la capacità di aggrapparsi ad un sogno sino ad annullarci nella sua realizzazione.
Regalo gradito ricevuto da una parente 13enne!



Si ringrazia "Sognando leggendo" per l'ottimo spunto di lettura offerto!

domenica 14 agosto 2011

Quando meno te lo aspetti... anzi no! C'era da aspettarselo


A 20 giorni spaccati dalla nostra partenza per Kos il nano malefico dà sintomi di una patologia a tutt'oggi ignota.
Puntini rossi comparsi da giovedì ed in aumento giornaliero; degenerano in pustolette ma senza crosticina.
Varicella, morbillo e sesta malattia sono da escludersi sia per la tenera età del soggetto (13 mesi) sia per il decorso senza febbre e con lesioni principalmente dislocate su volto, collo, braccia e gambe.
In casa serpeggia la diagnosi differenziale tra reazione a punture d'insetto e all'esposizione solare.
A martedì un rapido passaggio dalla pediatra fugherà ogni dubbio.
Ovvio che il primo viaggio doveva venir funestato da una qualsivoglia malattia!

mercoledì 10 agosto 2011

Torta di compleanno

Visto che i recenti fatti di cronaca non hanno lasciato il doveroso spazio all'evento mediatico dei festeggiamenti del nostro primo genetliaco, mi vedo costretta a ragguagliarvi personalmente!
Una dozzina di parenti stretti e amici strettissimi sono stati ricevuti a casa della NonnaMimi (santa donna), decisamente più capiente della casa superabile, in un temperato sabato pomeriggio.
Ad accoglierli qualche tramezzino, alcune pizzette e una buona macedonia.
Non ho saputo resistere... ho dovuto cimentarmi in una torta elaborata!
Sono sempre stata sostenitrice delle torte caserecce... se si vuole una torta stile pasticceria si va in negozio e la si compra!
Stavolta però non ho saputo desistere e, comprati i colori alimentari, mi sono lanciata.
(Ovviamente c'era pure la torta della pasticceria di fiducia... una sorta di paracadute!)
Ora la mia vita di mamma lavoratrice full-rime ha fatto si che io fossi al lavoro 14-21 il giorno precedente e 7-14 il sabato suddetto... ci voleva un'attenta concertazione di flussi di lavoro!
La sera precedente ho buttato su un'abbondante infornata di pan di spagna (non vi giro la ricetta perché è veramente banale) ovvero 2 teglie.
Ho inoltre preparato la crema pasticcera con 6 rossi d'uovo, 1,5 l di latte, una stecca di vaniglia, un pizzico di sale, 4 cucchiai di farina e, segreto della NonnnaMimi, 2 cucchiai di semolino.
Il giorno stesso ho tagliato i dischi di pan di spagna in due strati e ho ricavato la forma stilizzata di un "1" adagiandoli affiancati.
Ho farcito con la crema pasticcera bagnando ogni strato con del succo di limone zuccherato e ho preparato una panna montata (1 l circa) a cui ho aggiunto il colorante blu e il giallo sino ad ottenere uno psichedelico verde prato-inglese.
    NB Non usate tutto il flaconcino come ho fatto io perché non è propriamente insapore... ha un che di chimico!
Purtroppo con il poco tempo, il caldo, la sorte avversa e non so che altro la panna si è decisamente smontata ma ciò non ha fermato i nostri eroi!
Con lo scavino ho ottenuto alcune palline di anguria e di pesca noce e con l'aiuto di mandorle e pinoli ho improvvisato dei fiori minimal-chic.
Con le codine di cioccolato e lo zucchero a velo ho tracciato una statale che attraversava l'"1" e c'ho piazzato sopra una bella macchinina debitamente lavata e asciugata.
Volevo lanciarmi in un esperimento con il cioccolato plastico ma il tempo era veramente poco e poi se raggiungiamo il top già ora cosa faremo per il 10° compleanno?



Mi ritengo soddisfatta del rapporto impegno-risultato e mi riservo torte-zoo, torte-fortino, torte-fattoria, torte-macchinina e torte-manicomio per i prossimi compleanni!

venerdì 5 agosto 2011

3 desideri nel cuore

Se dovessi condensare in 3 desideri la mia felicità la scelta sarebbe ed è molto semplice:
  1. Avere altri figli, magari ancor 2 o 3 perché ho sempre desiderato una famiglia numerosa e chiassosa!!! All'annuale visita ginecologica sarà il caso di valutare quanto la sindrome di HELLP avuta nel puerperio mi impedisca una gravidanza serena.
  2. Poter studiare ancora... dubito riuscirò a realizzare questo desiderio perché la laurea e il master di I livello sono già stati un costo pesante da sostenere sia in termini economici sia in termini di impegno. Al lavoro rubo il sapere agli altri ma vorrei spaziare in altri campi... spazierei così tanto che se dovessi scegliere tra 2 cose le mie opzioni sarebbero filosofia e matematica.
  3. Come terzo desiderio mi ci metto d'impegno per realizzarlo... vorrei dimagrire in maniera importante perché questi anni di sedentarietà e stravizi mi hanno aggiunto 20 kg di simpatia ma non certo di salute. Diventare genitori significa prendersi un impegno anche per il proprio benessere e voglio regalare a mio figlio quanti più anni di libertà dal dovermi accudire possibile.
Devo ammettere che questa CaT di Mamma Felice ci sta aiutando tutti a conoscerci meglio e a riflettere su noi stessi.

martedì 2 agosto 2011

Le 100 cose che amo

Allora... cose che amo... sceglierò un oggetto o una sensazione o un particolare per ognuna delle cose che amo!

  1. Amo la mia famiglia d'origine. Amo le feste comandate dove dobbiamo aprire la tavola da 12 e qualcuno resta sempre in piedi perché, pur facendo i turni pranzo-cena, siamo sempre troppi ad affollare la casa dei nonni,
  2. Amo l'uomo con cui ho scelto (e ben 2 volte!) di condividere il futuro. Amo addormentarmi appoggiando la testa sul suo torace ed affondando le dita tra i suoi capelli ma amo anche quando mi guarda con quei suoi sguardi da rimprovero per le mille incomprensioni di ogni giorno.
  3. Amo il Bagigio. Amo tutto di lui e mi drogo del suo profumo (sono come il protagonista di "Il profumo" di Suskind) in quei pochi centimetri quadrati tra collo, spalla, mento e orecchio.
  4. Amo il mio lavoro. Amo il sorridere e il cantare andando al timbratore e la soddisfazione che ogni giorno mi regala.
  5. Amo la mia casa. Amo il suo disordine contenuto ma tangibile e il ritrovare le cose dove le ho lasciate... che non sia mai che il Marito(zzo) mi faccia dispetto a mettere in ordine alcunché.
  6. Amo la mia terra. "Luce - tramonti a nord-est" dice Elisa e io mi commuovo ogni volta che intravedo il nostro mare placido o le nostre montagne docili in una giornata tersa.
  7. Amo i rumori, gli odori e i sapori della cucina. Cucinare ma soprattutto mangiare è per me un'esperienza ultra-sensoriale cui difficilmente so' resistere... pane caldo appena sfornato, cavolfiore cotto al vapore scondito, formaggio fresco morbido che sembra di mangiare latte solido, mele che scrocchiano quando le addenti, cioccolato che impasta la bocca e la lingua... uffa mi piace proprio tutto!
  8. Amo leggere. Amo sopra ogni cosa leggere. Adoro il profumo dei libri che siano nuovi di ballin o vecchi e un po' stantii. Leggo di tutto e mi pesa sapere che è una mania che non potrà aver fine perché non riuscirò MAI a leggere tutto quello che vorrei.


Continua così la Caccia al Tesoro!