Come si fa a tornare a casa dopo una giornata di lavoro e lasciare fuori i pensieri accumulati?
Come si fa a non stringere forte forte nostro figlio dopo aver stretto la manina a un prematuro di 0,675 kg?
Come si fa a guardare una donna che muore di cancro a 50 anni e non ripercorre mentalmente l'ultima volta che tua madre ha fatto mammografia, pap-test, colonscopia, esami del sangue, ...?
Come si fa a fidarsi degli estranei nel parcheggio dopo che uno ha ricevuto 10 coltellate nella tua città?Come si fa a non ripensare ai due infartuati 60enni e non riflettere che sarebbe ora che i nostri vecchi (e anche noi, valà) smettessero di fumare?
Come si fa a attraversare serenamente la strada per mano a tuo figlio quando sai che un ubriaco può falciarci e aprire in due il nostro cranio e il nostro bacino?
Come si fa a non sperare di morire quando si ha davanti agli occhi un uomo con tracheotomia, PEG, cateteri vari e gli occhi sbarrati dalla paura e dal dolore?
Come si fa?
Come si fa a non pensarci?
Intanto sta sera a yoga seduta di meditazione Vipassana!
credo che non si possa fare.
RispondiEliminaIo non riesco mai a separare in compartimenti stagni ciò che vivo, finisce tutto nel calderone e tutto mi condiziona, nel bene e nel male
Il tuo e' un mestiere che assolutamente io non potrei fare...
RispondiEliminaCome si fa? Si fa come fai tu.
o mammina... credo proprio che sia troppo difficile per fare... un abbraccio
RispondiEliminaCome si fa. Lo chiedo a te...
RispondiEliminasi fa che si tenta di non pensare ai pazienti come persone... sembra una cosa orribile da dire ma se ogni volta mi fermo a valutare il singolo dramma non riuscirei a mettere 2 esami in fila in una giornata
RispondiEliminaci si prova ma siamo esseri umani e la sensibilità e la compassione prendono sempre il sopravvento!
Non è un lavoro facile il tuo, io per il mio terzogenito, giro molto per ospedali infantili e centri di riabilatazione, e non è facile, vedo tante cose che a volte penso se non le vedessi starei meglio, ma non è vero. Sono quella che sono anche per ciò che vedo, per le storie e le vite che raccolgo nelle sale d'attesa o nei reparti. Ora che la sofferenza si è insinuata nella mia vita riesco a darle il giusto valore, è come respirare fuoco, ma mai sento tanto la forza della vita come in quei momenti, è così difficile spiegare! ma so che ha volte il rischio per chi come te ci lavora dentro è di cadere nel cinismo per questo avete tutta la mia ammirazione!
RispondiEliminanon vorrei fare un paragone esagerato ma alle volte mi sembra di essere il condannato a morte ne Il miglio verde
RispondiEliminase assorbo troppo poi sto male io
mica tanto esagerato, a me alle volte sembra di annegare, cioè è una sensazione proprio simile. Chiudo gli occhi, inspiro profondamente espiro lentamente, e sul momento va meglio. Poi ogni tanto vado a trovare una delle mie "persone", qualche amica su cui so che posso riversare un po' di quello che ho dentro, perchè hanno le spalle larghe e lo reggono, e poi sono più "leggera"
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