Per prima cosa, giusto per identificar un mood sono abbastanza ecologica: non grandi cose… anzi no!
Si va dai comportamenti eco-friendly maniacali (vedi controllare qual è il percorso che mi fa compiere meno km per andare dal punto a) al punto b) incurante se si debbano attraversare paludi e sterrati degni di un pick-up) a comportamenti notevolmente “normali” (vedi mangiare le banane, anche se non sono mai di stagione né a km 0).
Un importante passo fatto alla nascita del pupo sono stati i pannolini lavabili.
A dire il vero non proprio alla nascita perché il Maritino (ad alcuni noto come “Il Pigna”) lo trovava uno stress in più.
Io, da piccina, non ho mai potuto usare gli usa&getta e sospettavo che il deretano dell’erede avrebbe preso, com’è giusto che sia, il peggio dai due corredi cromosomici disponibili.
Si è quindi partiti con dermatiti sin dalla degenza ospedaliera.
A casa ci si sottoponeva a lunghe sedute a “kiuli nudi” avvolti in vecchie lenzuola (per fortuna che è nato in luglio!) e ad abbondanti spalmate di paste Hoffman ma ancora il Maritino non mollava.
Finalmente all’approssimarsi dell’autunno il comune ci comunica che volendo ci rimborsano una parte della spesa dei lavabili e la Mammasuperabile ha preso il controllo imponendo l’uso di 'sti stramaledetti pannolini che nessuno voleva!
Invece è stata subito una scoperta…
Son lontani gli anni ’80 con i ciripà, oggi si ha di tutto e di più… AIO, pocket, fitted, prefold, … 'na rivelazione!
Piacevole sorpresa sono stati i veli raccogli feci che permettono di non sporcare eccessivamente il pannolino stesso, sempre che il Nano malefico non evacui sul fianco, allora la liquid shit pre-svezzamento se ne va tutto in giro.
Nel complesso lo sforzo è MINIMO e se lo dico io, dovete fidarvi!
Col bimbo in braccio slaccio il pannolone direttamente nel bidet; se il velo è sporco lo butto nel water (è biodegradabile), se invece è solo bagnato rapida sciacquata nel lavandino mentre si aspetta l’acqua calda.
Finito il cambio, secondo il grado d’immonditudine del pannolino, segue rapida risciacquata o enunciazione di bestialità spazzolando energeticamente con un’idea di sapone di Marsiglia (non troppo se no il pannolino “si cera” e non assorbe più) e un’apposita spazzolina per unghie.
Stoccaggio in normale bidoncino per monnezza!
Ogni due giorni circa (dipende dai tempi di asciugatura che un ha!) si passa al lavaggio.
Io personalmente ho optato per:Far partire la lavatrice con un po’ di detersivo.
- Stoppare dopo circa 10 minuti.
- Risettare la lavatrice con programma eco 60°C, prelavaggio ed extrarisciaquo in delay di 6 ore.
In questo modo ho ottenuto risultati discreti, forse non è proprio ecologicamente il massimo ma io sono per le auree vie di mezzo.
Inoltre, per quanto uno si possa accanire, l’UNICO modo perché ridiventino bianchi è farli asciugare al sole.
Noi siamo andati sui classicissimi Popolini OneSize ma forse tornando indietro mi butterei sugli AIO (all in one, in altre parole i più simili agli usa&getta).
Con un'unico onere di circa 400 euro abbiamo praticamente esaurito la spesa alla voce pannolini; essendo questo modello regolabile con i bottoncini a pressione si riesce a coprire il periodo completo dell'uso del pannolino.
Ad ogni modo ecco alcune fotine esplicative:
pannolino semichiuso in taglia extra small
pannolino chiuso in taglia extra small
pannolino chiuso in taglia extra small con mutandina impermeabile
Con un'unico onere di circa 400 euro abbiamo praticamente esaurito la spesa alla voce pannolini; essendo questo modello regolabile con i bottoncini a pressione si riesce a coprire il periodo completo dell'uso del pannolino.
Ad ogni modo ecco alcune fotine esplicative:
pannolino semichiuso in taglia extra small
pannolino chiuso in taglia extra small
pannolino chiuso in taglia extra small con mutandina impermeabile
pannolino chiuso in taglia extra large
Ottimi consigli li trovate comunque sul sito www.pannolinilavabili.info/.
Ciao, benvenuta nel mondo delle mamme blogger!
RispondiEliminagrazie mille per il benvenuto
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