Sarà la mia passione per loro, sarà perché li ritengo oggetti degni di devozione e meritevoli di esser tramandati di padre in figlio come i gioielli più preziosi, ma i libri sono sempre regali azzeccati.
Certo non tutti i libri sono per tutti.
Non mi sognerei mai di regalare "Predatore" di Gary Jennings a un puritano omofobico o "Piccole donne" di Louisa May Alcott al cugino adolescente tutto skate e nu-metal.
Tuttavia, se si legge abbastanza spesso e di argomenti eterogenei, un libro si trova sempre.
Per Natale, se volete fare un pensierino da una decina d'euro (ma va via anche a meno in alcuni siti addetti), c'è un libricino di un'ottantina di pagine di una dolcezza commuovente.
"In nome della madre" di Erri de Luca racconta la ben nota vicenda del non-concepimento, della gestazione e della nascita di Gesù Cristo, il tutto visto con gli occhi della giovane adolescente Miriam.
Si presta come pensierino per la nonna religiosa, per la cognata neomamma, per l'amica in attesa e perfino per qualche babbo tenerone.
Io personalmente l'ho trovato stupendo (mi ha distratto durante l'odiata Curva da Carico Glicemico) e molto aderente alle sensazioni provate durante la gravidanza, nonostante sia scritto da un uomo.
Concludo con una bellissima citazione:
"In nome del padre: inaugura il segno della croce. In nome della madre s'inaugura la vita".
Certo non tutti i libri sono per tutti.
Non mi sognerei mai di regalare "Predatore" di Gary Jennings a un puritano omofobico o "Piccole donne" di Louisa May Alcott al cugino adolescente tutto skate e nu-metal.
Tuttavia, se si legge abbastanza spesso e di argomenti eterogenei, un libro si trova sempre.
Per Natale, se volete fare un pensierino da una decina d'euro (ma va via anche a meno in alcuni siti addetti), c'è un libricino di un'ottantina di pagine di una dolcezza commuovente.
"In nome della madre" di Erri de Luca racconta la ben nota vicenda del non-concepimento, della gestazione e della nascita di Gesù Cristo, il tutto visto con gli occhi della giovane adolescente Miriam.
Si presta come pensierino per la nonna religiosa, per la cognata neomamma, per l'amica in attesa e perfino per qualche babbo tenerone.
Io personalmente l'ho trovato stupendo (mi ha distratto durante l'odiata Curva da Carico Glicemico) e molto aderente alle sensazioni provate durante la gravidanza, nonostante sia scritto da un uomo.
Concludo con una bellissima citazione:
"In nome del padre: inaugura il segno della croce. In nome della madre s'inaugura la vita".
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