Premetto che a me piace Faletti come scrittore, anche se ammetto di non averlo conosciuto subito in questa vece e non tutte le sue opere sono eccelse.
Non tutti i libri che si leggono però devono essere dei capolavori... si leggerebbe ben poco allora!
Devo dire che in questo suo libro ritrova lo smalto della sua opera prima e, giocando in casa, riesce a rendere perfettamente l'atmosfera milanese.
Bravo, così si chiama il protagonista, fa un lavoro socialmente gratificante ma diciamo al limite della legge... è un magnaccia gentiluomo... non sfrutta ma offre un servizio di contatto tra clientela e libere professioniste a fronte di una percentuale sul guadagno.
Da subito si prova una certa simpatia per quest'uomo che vende le donne ma le rifugge perché vittima di una mutilazione genitale che gli impedisce il contatto non solo fisico ma anche psicologico col gentil sesso.
Sullo sfondo la Milano di fine anni '70, non ancora da bere, con contorno di malavita organizzata, eccessi, gioco d'azzardo, crittografie, prostituzione, brigate rosse, cabarettisti, polizia corrotta, politica... una Sodoma ben delineata dall'autore.
All'inizio il libro non ingrana granché (mi era successo anche con Io uccido) ma poi, superato lo scoglio del primo quarto del volume, la trama ti prende.
Il povero Bravo si ritrova vittima di una mega-macchinazione che mira ad incastrarlo e non riconosce più gli amici dai nemici, la verità dalla fantasia in un tripudio di coincidenze e di incastri spazio-temporali che lasciano intendere ci sia dietro una mano a guidare i fili delle tre Moire.
Un libro che si lascia leggere volentieri, scorrevole, con colpi di scena che ti portano a dire il classico "Arrivo subito" mentre sbirci con gli occhi saettanti tra le righe gli avvenimenti delle pagine successive.
Il tutto sta nel tener duro alla primissima parte, dopo giuro che vi prende!
Direi perfetto per l'ozio estivo sotto l'ombrellone mentre il parentado ci guarda i pupi.
Non tutti i libri che si leggono però devono essere dei capolavori... si leggerebbe ben poco allora!
Devo dire che in questo suo libro ritrova lo smalto della sua opera prima e, giocando in casa, riesce a rendere perfettamente l'atmosfera milanese.
Bravo, così si chiama il protagonista, fa un lavoro socialmente gratificante ma diciamo al limite della legge... è un magnaccia gentiluomo... non sfrutta ma offre un servizio di contatto tra clientela e libere professioniste a fronte di una percentuale sul guadagno.
Da subito si prova una certa simpatia per quest'uomo che vende le donne ma le rifugge perché vittima di una mutilazione genitale che gli impedisce il contatto non solo fisico ma anche psicologico col gentil sesso.
Sullo sfondo la Milano di fine anni '70, non ancora da bere, con contorno di malavita organizzata, eccessi, gioco d'azzardo, crittografie, prostituzione, brigate rosse, cabarettisti, polizia corrotta, politica... una Sodoma ben delineata dall'autore.
All'inizio il libro non ingrana granché (mi era successo anche con Io uccido) ma poi, superato lo scoglio del primo quarto del volume, la trama ti prende.
Il povero Bravo si ritrova vittima di una mega-macchinazione che mira ad incastrarlo e non riconosce più gli amici dai nemici, la verità dalla fantasia in un tripudio di coincidenze e di incastri spazio-temporali che lasciano intendere ci sia dietro una mano a guidare i fili delle tre Moire.
Un libro che si lascia leggere volentieri, scorrevole, con colpi di scena che ti portano a dire il classico "Arrivo subito" mentre sbirci con gli occhi saettanti tra le righe gli avvenimenti delle pagine successive.
Il tutto sta nel tener duro alla primissima parte, dopo giuro che vi prende!
Direi perfetto per l'ozio estivo sotto l'ombrellone mentre il parentado ci guarda i pupi.
Cara Mamma lascia un po di give away anche agli altri...il troppo storpia carissima.
RispondiEliminagiuro che questo l'ho comprato!
RispondiEliminaè mera statistica (che purtroppo conosco bene avendone dati ben 3 di esami su questa materia) e un po' di (_|_) !