Molto carino questo libro di Concita de Gregorio.
L'ho letto in una notte d'insonnia (di quelle che mi prendono parecchio in 'sto periodo).
Sono 22 storie-interviste riguardanti la maternità; si va da commenti di "celebrità" come la Vezzali, Brooke Shields, Franca Viuole e Stefania Craxi, a storie toccanti di ostetriche, mamme adottive e le madri di Plaza de Mayo.
Io ho deciso di regalarlo alla mia mamma per il suo compleanno citando nella dedica forse una delle frasi più famose di questo libricino fuori dalla sala parto:
"Adesso è tutto molto diverso, tutto più tranquillo.
«I familiari che aspettano fuori l’unica cosa che chiedono quando il parto è finito è il peso del bambino.
Del resto sanno già tutto.
La prima domanda è davvero sempre questa “Quanto pesa?”
La cosa che mi colpisce, soprattutto se penso agli inizi è che nessuno chiede mai subito come sta la madre.
Nessuno tranne la madre della madre, che sempre – sempre – chiede per prima cosa come sta sua figlia".
Altro passo che mi ha molto colpito è stato:
"Una mamma è come un albero che si rassegna nella sua vita a perdere fiori, foglie e frutti durante il susseguirsi delle stagioni tanto sa che prima o poi li riavrà con se.
Un figlio è un figlio per sempre."
Insomma è stata una lettura piacevolissima, scorrevole e mi ha dato parecchi spunti di riflessione sulla maternità ed affini.
L'ho letto in una notte d'insonnia (di quelle che mi prendono parecchio in 'sto periodo).
Sono 22 storie-interviste riguardanti la maternità; si va da commenti di "celebrità" come la Vezzali, Brooke Shields, Franca Viuole e Stefania Craxi, a storie toccanti di ostetriche, mamme adottive e le madri di Plaza de Mayo.
Io ho deciso di regalarlo alla mia mamma per il suo compleanno citando nella dedica forse una delle frasi più famose di questo libricino fuori dalla sala parto:
"Adesso è tutto molto diverso, tutto più tranquillo.
«I familiari che aspettano fuori l’unica cosa che chiedono quando il parto è finito è il peso del bambino.
Del resto sanno già tutto.
La prima domanda è davvero sempre questa “Quanto pesa?”
La cosa che mi colpisce, soprattutto se penso agli inizi è che nessuno chiede mai subito come sta la madre.
Nessuno tranne la madre della madre, che sempre – sempre – chiede per prima cosa come sta sua figlia".
Altro passo che mi ha molto colpito è stato:
"Una mamma è come un albero che si rassegna nella sua vita a perdere fiori, foglie e frutti durante il susseguirsi delle stagioni tanto sa che prima o poi li riavrà con se.
Un figlio è un figlio per sempre."
Insomma è stata una lettura piacevolissima, scorrevole e mi ha dato parecchi spunti di riflessione sulla maternità ed affini.
Anche a me quel libro è piaciuto molto. L'ho letto subito dopo essere diventata madre, in un periodo in cui ero eccitata per l'idea di poter stringere finalmente tra le braccia la mia bambina, stanca per le notti insonni, e spaventata; sì spaventata... dal pensiero di non poter essere più completamente padrona della mia vita. E pensa, mi avevano colpito particolarmente proprio gli stessi passaggi che citi.
RispondiEliminaio, a distanza di 6 mesi abbondanti sono ancora molto spaventata!
RispondiEliminaanche solo una doccia sembra un traguardo insormontabile... forse ora con lo svezzamento avrò qualche momento in + per me
è proprio vero che si nasce figli professionisti e si rimane apprendisti genitori forever!!!